Non ci sono complotti, ma situazioni molto strane. Fare chiarezza per salvare la credibilità' del calcio.

Non ci sono complotti, ma situazioni molto strane. Fare chiarezza per salvare la credibilità' del calcio. TUTTOmercatoWEB.com
martedì 9 gennaio 2024, 15:15Editoriale
di Alessandro Santarelli

Lasciare la pagina in bianco, come avevo detto in diretta a RadioBianconera, sarebbe stata la scelta migliore, una provocazione verso situazioni e decisioni della classe arbitrale a dir poco incomprensibili. E vi garantisco che diventa difficile anche per noi, noi che abbiamo il privilegio di parlare con voi ogni giorno. Difficile perché ci sono situazioni che non riusciamo a spiegare e spiegarci. Però, e questo lo continuo a dire con forza, non possiamo e non dobbiamo cadere nel tranello del complotto. Questo è pane quotidiano per altre tifoserie, fate voi la graduatoria sicuramente non vi sbaglierete, noi dobbiamo continuare a credere, lo so è complicato, che non ci siano disegni pre impostati. Poi però raccontare che la squadra di Milano che indossa la maglia neroazzurra è seguita con una certa simpatia dal cosi detto sistema, in particolar modo dei media, è dire semplicemente quello che accade più o meno ogni giorno.

Certo, davanti allo scempio di sabato, anche i più incalliti colleghi con i paraocchi si sono dovuti arrendere, a parte qualche sacca di resistenza che si copre di ridicolo, mettendo in evidenza quanto accaduto nel finale della gara di San Siro. Ma questo è sotto gli occhi di tutti, ci preme invece sottolineare il dato incredibile delle ammonizioni. La Juve è la seconda squadra con più cartellini gialli, davanti solo il Lecce, con 50 ammonizioni, l’attuale capolista è invece l’ultima, con appena 24. Strano vero? Pensate, la penultima, il Cagliari, ne ha avuti addirittura 10 in più. E ancora, nessuna compagine della serie A, tranne appunto Barella e soci, è sotto i 30 cartellini gialli. E a proposito di Barella, come spiega il capo degli arbitri Rocchi, che lui può permettersi di scagliare via il pallone senza essere ammonito, al contrario di quanto accade per tutti i suoi colleghi, non ultimo Rabiot?

Caro Rocchi, ci rendiamo conto che la situazione non sia semplice, che probabilmente siamo di fronte alla classe arbitrale più scarsa degli ultimi anni, ma lei adesso ha il dovere di spiegare come viene interpretato il Var, ha il dovere di raccontarci come mai il Sig Nasca, in entrambi i casi addetto alla sala Var,  giudica in maniera diversa gli episodi di Juventus Verona e di Inter Verona, ha il dovere di farci capire che tutte le supposizioni in bocca ai tifosi, ancora increduli per quanto accaduto in Genoa Inter, sono sbagliate. Ecco, mai come questa volta c’è bisogno di comunicazioni chiare e dirette, e non certamente di quelle che vengono illustrata nei colloqui tra arbitri e “ varisti”. Poco da fare, c’è la necessità urgente di ritrovare fiducia e serenità, perché la piega che sta prendendo la stagione calcistica, è davvero pericolosa.

Ci piacerebbe raccontare di un duello sul campo tra Juventus e Inter, tanto bello quanto inatteso, di un gruppo di ragazzi che sembra aver stretto un patto per provare a rompere le uova nel paniere a chi si sente, sentiva?, sicuro di vincere il diciannovesimo scudetto. Siamo di fronte ad una Juventus che ci crede sempre, che non molla di un centimetro, che con cuore, lavoro e sacrificio ha messo insieme 46 punti nel girone di andata. Dobbiamo essere orgogliosi di questa squadra, che non sarà bella a vedersi ma che ci mette sempre l’anima. Ed è meraviglioso vedere l’esultanza di Vlahovic, a braccia aperte a raccogliere simbolicamente l’affetto di un popolo che culla un sogno. Non chiediamo niente, non vogliamo niente, ma solo la sicurezza di potercela giocare ad armi pari in campo. Ne va della credibilità di tutti, di un movimento intero minato giorno dopo giorno anche da istituzioni che, soprattutto in questo momento, sembrano più trasparenti dell’acqua…