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Accettura è un piccolo paese di media montagna, nel cuore della Basilicata, che si raggiunge attraversando i lussureggianti boschi di Gallipoli Cognato e di Montepiano ed è sede del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.

Il Borgo di Accettura

Accettura conserva imponenti ed eleganti palazzi storici appartenuti alle nobili famiglie tra il 1700 e il 1800, così come custodisce importanti testimonianze di architettura religiosa con raffinate ed eleganti opere pittoriche, tabernacoli e statue lignee. Il borgo di Accettura è noto come "paese del Maggio", un antico rito arboreo che è stato definito “tra le 47 feste più belle del Mediterraneo” secondo l’itinerario “Les fetes du Soleil” patrocinato dall’Unesco.

 

La Storia

Accettura è un borgo di origini longobarde nato tra il VII e il IX secolo appartenuto poi a famiglie nobiliari, i Della Marra, i Ponsiaco, i Colonna e infine alla famiglia Spinelli, che governarono il territorio attraverso i loro fattori. Il nome potrebbe derivare dalla parola “acceptor”, ovvero sparviero (allevato per le pratiche venatorie)  o da “acceptator”, ovvero colui che accetta ed in effetti la comunità di Accettura ama presentarsi così:

Benvenuti nelle terre del ricordo, nei luoghi dove il tempo scorre più lentamente. Benvenuti nel luogo dalle foreste silenti e vive che si confondono con i colori del cielo e dell’orizzonte. Benvenuti nelle nostre case e nei nostri antichi rifugi. Benvenuti fra le vestigia del nostro passato e la cordiale ospitalità della gente. Benvenuti a voi tutti, in questa terra così sognata, lontana dal rumore del mondo e dal fluire veloce della vita. Venite a trovarci. Vi aspettiamo.

dalla home page del sito comunale

 

Da vedere

Un itinerario parte da piazza del Popolo, sulla quale si affacciano alcuni palazzi,  e che ospita una scultura scolpita in un unico blocco di marmo di Carrara da Giuliano Roma.  Percorrendo le vie strette si attraversa  il quartiere Scarrone, la parte più antica del borgo, raggiungendo la Chiesa dell’Annunziata, di stile barocco ma fondata su di un edificio preesistente. All'esterno un dipinto dell’Annunciazione del XIX secolo su maiolica mentre al suo interno vi sono un olio su tela rappresentante l’Annunciazione, che risale al XVII-XVIII secolo  e “le tre madonne”, tre diverse stratificazioni portate alla luce a seguito del restauro della prima che raccontano otto secoli di storia accetturese.

Nella parte più alta del centro antico si trova la Chiesa Madre di San Nicola del XVI secolo dove vi è deposto il crocifisso ligneo del 1492 e la stata lignea di San Giuliano, in Santo Patrono.

Proseguendo si arriva alla Chiesa di Sant’Antonio, che faceva parte di un complesso conventuale dedicato a San Francesco d'Assisi. Nella chiesa ci sono due retroporte che rappresentato quattro papi francescani, numerosi dipinti e affreschi.

Sulle pareti del Municipio  sono dipinte scene della festa del “Maggio”, realizzate dal pittore rumeno Constantin Udroiu, nel 1977. Altri murales dedicati alle fasi più iconiche della festa, realizzati a partire dal 2016, sono sparsi nel paese e sono parte di un progetto in divenire che vedrà l’intera manifestazione rappresentata con dipinti murari.

La foresta di Gallipoli Cognato è raggiungibile attraverso numerosi sentieri pedonali; al centro, in località Palazzo, il centro visite, i laboratori didattici, il museo della fauna e della flora e il suo Orto Botanico. Si tratta di "uno spazio espositivo" di circa 7000 m2 che racchiude le specie arbustive e arboree tipiche del Parco di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane. 

Il complesso megalitico di Pietra della Mola è inserito nella riserva antropologica di Monte Croccia risalente al VII-IV sec. a.c. e rappresenta una sorta di calendario di pietra usato sia a fini pratici che a scopi rituali. Le pietre presentano degli allineamenti con la posizione che il sole assume a mezzogiorno e al tramonto del solstizio e vi sono anche posizioni che ci indicano gli equinozi e il solstizio d'estate.

 

Da gustare

Piatto sicuramente particolare di Accettura è la rafanata (rafanat), dove radice di rafano, uova, salame stagionato e formaggio vengono amalgamati e cotti in forno, formando un tortino, o fritti in padella come una frittata.  Il rafano è utilizzato anche per i maccheroni ai ferri con pomodoro e una spolverata di rafano.  Con la pasta di pane si cucinano il Pastecc ca sauzezz, ( pasta di pane, salsiccia, toma e uova sode) e la focaccia con i ciccioli. Sempre dalla tradizione locale la pasta fatta a mano come le lagane, i maccheroni, le tagliatelle e  i cavatelli. E poi le carni, ovine e caprine, per le ricette della tradizione: i Gn’mmaridd e la Pastr'l; di particolare pregio i formaggi di latte di vacche podoliche.

Gli ortaggi hanno un posto d'onore sulle tavole degli accetturesi che conservano peperoncini, melanzane, carciofi, funghi, zucchine e cipolline rigorosamente in olio extravergine di oliva.

Tra i dolci, i panzerotti con le castagne, durante le feste natalizie,  le Finicchiosole, fiocchetti di pasta dolce fritti e cosparsi di zucchero, i biscotti con l'uovo e la crostata di sanguinaccio.

Cosa fare

Il Maggio di Accettura - La Festa del maggio di San Giuliano

E' una festa primaverile che si riconduce al  rito primitivo  del Nord Europa, probabilmente di origine longobarda, di nozze arboree per la fertilità dei campi. Diffondendosi in Italia e in particolare in Basilicata si è arricchito di ulteriori significati, integrandosi ad Accettura con la festa in onore di San Giuliano, divenuto Santo Protettore di Accettura nel 1725.

 

Sono tre giorni di festa in occasione della Pentecoste, con preparativi rituali e coinvolgenti che prendono avvio dalla prima domenica dopo Pasqua, sino all'apice della festa martedì dopo la Pentescoste con l'innesto, l'innalzamento e la scalata del Maggio.

"Nei giorni centrali della festa, dal sabato precedente la Pentecoste al martedì successivo, ad Accettura il tempo si ferma e si rivive la magia millenaria che, anno dopo anno, si ripete nel rito propiziatorio in onore del santo patrono" (www.ilmaggiodiaccettura.it).

Due gli alberi coinvolti nel Maggio e nella sua simbologia dell'innesto: il Maggio ovvero un cerro di circa trenta metri che viene trascinato da coppie di buoi dal bosco di Montepiano, e la Cima, un agrifoglio trasportato a spalla per circa 15 km dalla foresta di Gallipoli. I due alberi "si incontrano" ad Accettura, il Maggio e la Cima vengono "innestati" ; il Maggio viene innalzato e scalato.

"La festa di Accettura rappresenta un modello complesso e significativo dei culti arborei, che dimostrano di possedere ancora, spesso nel loro rapporto fondamentale con le celebrazioni messe in atto per il santo patrono, una rilevante vitalità e una grande forza di attrazione e coinvolgimento per la loro spettacolarità e per le emozioni che riescono a comunicare".

www.ilmaggiodiaccettura.it