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Nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, ai confini tra Calabria e Basilicata, Laino Castello è un comune composto da un nucleo storico, il borgo antico, e da un nucleo più recente popolatosi dopo il sisma del 1982

Il Borgo di Laino Castello

Siamo nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, circondati dal fiume Lao, molto conosciuto per chi pratica rafting o canoa. Il borgo antico di Laino Castello, dopo l'abbandono a partire dal sisma del 1982, ha ripreso a pulsare grazie alla nascita di un albergo diffuso e rappresenta inoltre lo scenario di fascino del "Presepe vivente" che ogni anno, dal 2000, ravviva le festività natalizie, impegnando tutta la comunità locale e raccogliendo via via sempre più interesse di pubblico regionale, nazionale ed internazionale.

La Storia

Possesso di Erberto d’Orleans, passò nel 1283 a Berardo di San Giorgio. Durante la guerra franco-spagnola, all’avanzare dei francesi del Lantrec, nel Castello di Laino trovavano rifugio, come in luogo più che sicuro, le Principesse di Bisignano e di Stigliano, la Contessa della Saponara ed altre feudatarie di terre convicine. Il castello era difeso da soldati agli ordini del lainese Filippo Maradia che obbediva alla Marchesa del luogo, che era di casa Caracciolo. Intanto, nella battaglia di Senise il Marchese di Laino e suo suocero , il Principe di Stigliano , erano caduti in mano di Simone Ribaldi , il quale notificava alla marchesa che gli consegnasse il castello pena l’uccisione  del prigioniero . La donna rispose fieramente che se ciò fosse accaduto , a lei restavano ben quattro figli per continuare a combattere l’invasore. In seguito a ciò , il 5 agosto 1551  Carlo V riconosceva a Laino il Titolo di Città  Aggregato in seguito alla Contea di Lauria, restò infeudato dal 1494 al 1806 ai Cardenas, che vi ebbero il titolo di Marchese.

 

Da vedere

La parte più caratteristica di Laino Castello è il suo centro storico arroccato sul colle S. Teodoro sulla cui sommità spicca il Castello Feudale: “CastrumLayni ” costruito dai Longobardi come luogo di difesa contro il nemico bizantino, divenuto, successivamente, il capoluogo di uno dei sette Gastaldati più importanti dell’Italia Meridionale. Posto su uno sperone di roccia sul punto più alto del colle, di cui oggi esistono i ruderi con bastioni speronati a torretta, adibito a cimitero comunale, gode di uno scenario incantevole e domina tutta la valle al fondo della quale scorre il fiume Lao in un "canyon" dove la natura regna incontaminata.

Attualmente è visitabile solo la parte alta, di recente ristrutturata, dove spicca la Chiesa di San Teodoro Martire, di origine bizantina, con torre medievale. La chiesa al suo interno custodiva opere di notevole valore artistico: coro ligneo settecentesco, fonte battesimale del 1500 in pietra; pala dell’altare maggiore e, fino al 1971, un bellissimo trittico del 1500 raffigurante nella tavola centrale di larice la Madonna in trono con il bambino e, nelle due laterali di faggio, rispettivamente San Teodoro (patrono di Laino Castello) su un cavallo bianco e San Girolamo seduto con accanto un leone e dei volumi. 

 

Da gustare

La cucina tradizionale è quella tipica dei borghi rurali dell’appennino meridionale. Ottimi salumi fatti a mano secondo antiche ricette con carni di maiale allevato allo stato semibrado, il fagiolo “poverello bianco”, piatti ottenuti da materie prime "nobili", la pasta fatta in casa "tirata", la formula vincente dei "lagani e ciciri", “i zafarani chini” i “scavudatieddi” e tanto altro.

Cosa fare

Per chi ama lo sport e l’avventura è inevitabile una discesa nelle spettacolari gole del fiume Lao (rafting o canoa). Dopo una visita nel vecchio borgo di Laino Castello, alla Chiesa di San Teodoro e della Madonna delle Vergini, è possibile percorrere i bellissimi sentieri panoramici immersi nel verde ed ammirare la flora con possibili incontri con la fauna locale.

Da Laino Castello si possono agevolmente raggiungere le pendici del Pollino e percorrere i sentieri che portano alle vette.

La sera è possibile gustare le tipicità locali nel vecchio borgo nel ristoro della Lavinium o negli agriturismi della zona. Nella settimana compresa tra il 12 ed il 19 giugno, in occasione della festa in onore di Sant’Antonio è possibile assistere, sia a Laino Castello che nei paesi limitrofi, alla “ntinna” ovvero lo strascico di tronchi votivi con buoi e trattori. Agosto e settembre sono tradizionalmente ricchi di eventi estivi.

Nel periodo natalizio la manifestazione più suggestiva è quella del “Presepe Vivente” allestito nell’incantevole scenario del vecchio borgo (26 dicembre – 6 gennaio), manifestazione per la quale Laino Castello è stato insignito del prestigioso premio del “Presepe vivente più bello d’Italia” edizione 2018.