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Il borgo di Pescopennataro sorge nell’Alto Molise, in una posizione strategica che domina la valle del Sangro e da cui è possibile ammirare il mare Adriatico

Il Borgo di Pescopennataro

Paese della pietra, in quanto terra natale di maestri scalpellini, e borgo degli abeti data la presenza di numerosi boschi ricoperti soprattutto dall’abete bianco, Pescopennataro vanta un paesaggio di incredibile bellezza e un territorio a prevalente vocazione turistico-ambientale.

Il borgo comprende due Aree S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario), quella del Bosco della “Vallazzuna” e quella del Bosco degli “Abeti Soprani”.

Bosco degli Abeti Soprani, Pescopennataro

 

La Storia

Di origini normanne, Pescopennataro deve il suo nome alla roccia, “pesculum”, che protegge il borgo antico. In principio, infatti, il paese fu edificato nella parte alta, sulla roccia, in posizione difensiva.

Feudo dominato da diverse famiglie, all’inizio del 1800 formò un unico comune col borgo di Sant’Angelo del Peso per diventare comune autonomo pochi anni dopo. Come molti altri borghi circostanti Pescopennataro subì il fenomeno dell’emigrazione che dimezzò la popolazione. Fu quasi completamente distrutto durante la II guerra mondiale e la popolazione dovette rifugiarsi nel Bosco “la Vallazzuna”. Il borgo fu ricostruito, in seguito, alle falde del Monte S. Lorenzo e del Monte Torrione.

 

Da vedere

Pescopennataro è conosciuto soprattutto per il suo patrimonio naturalistico caratterizzato da numerosi percorsi escursionistici, arricchiti da numerosi servizi come piste di sci di fondo, aree attrezzate come quella di “Rio Verde” (famosa per la presenza delle sorgenti di acqua oligominerale) e l’area camping della “Pescara”.

La località Rio Verde è facilmente raggiungibile con le automobili, e rappresenta un luogo ideale per il riposo e per la classica scampagnata domenicale fuori porta. L’acqua della sorgente, oligo-minerale e sempre fresca, origina il Rio Verde che poche centinaia di metri verso nord est si perde in una gola.

L’Eremo di San Luca è posizionato in una grotta calcarea ad oltre 1.500 metri s.l.m., in una posizione incantevole che permette una visione di tutto il territorio di Pescopennataro e su tutta la vallata del Sangro.

Nel centro abitato è possibile visitare la Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo che, distrutta dal terremoto del 1456, fu ricostruita dalle fondamenta nel XVI secolo. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie risale al 1880 e, in passato, veniva utilizzata come luogo di sepoltura dei morti.

Passeggiando per Pescopennataro è possibile ammirare la Fontana di Piazza del Popolo, realizzata a metà del 1700 in pietra locale, da Nicola De Lallo, uno dei maggiori scalpellini e disegnatori del secolo XVIII.

Il Museo Civico della Pietra “Chiara Marinelli”,  è suddiviso in due sezioni: la sezione Mario di Tullio è dedicata all’opera dei numerosi scalpellini di Pescopennataro; la sezione Pietra nei Secoli è invece dedicata alla Preistoria, e alla storia dell’arte della pietra.

Il Parco di Pinocchio è un sentiero all’interno della pineta, denominata “Bosco dell’Impero”, impreziosito da sculture realizzate in occasione del II e del III Simposio Live. Le sculture, dedicate all’opera di Leonardo da Vinci, sono state posizionate lungo la pista ciclabile che è stata così denominata Viale Leonardo da Vinci.

Da gustare

La cucina tipica del borgo di Pescopennataro propone diversi piatti tradizionali molisani. Protagonista della cucina locale è la carne fresca o trasformata in gustosi salumi  ma, tra i prodotti enogastronomici di maggiore qualità, va sicuramente ricordato l'olio d'oliva: grazie alla natura incontaminata che caratterizza l'intera regione e grazie alla particolare conformazione orografica del territorio.

Il Molise, con i suoi monti non troppo alti, le sue colline verdi e le fresche pianure, permette una coltivazione di qualità secondo metodi antichi, grazie alla quale il territorio produce olio di grande pregio.

In misura più ridotta si coltiva anche la vite

 

Cosa fare

Il borgo autentico di Pescopennataro vede numerosi ed importanti eventi tradizionali durante l’anno. La sera del 16 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate con l’accensione del tradizionale falò nella piazza del Popolo. Attorno al fuoco vengono degustate pietanze tipiche locali come cotiche e fagioli, pizza di polenta coi cigoli, soppressata, salsiccia di carne e di fegato arrostita sulla brace, vin brulè.

 

 

Dal 1° luglio al 31 agosto si svolge l’estate pescolana caratterizzata da numerose attività come escursioni guidate, giochi popolari, arrampicata sportiva e manifestazioni: sagra della lesca cincialosa e della scamorza, festa dell’anziano, staffetta mista (ski-roll, mountan-bike, podismo), concorso di scultura live, mostra mercato della lavorazione della pietra.

San Rocco, patrono del borgo, viene festeggiato il 16 agosto. Il mese di settembre è invece dedicato alle celebrazioni in onore di San Luca Evangelista. Il 10 settembre è usanza consumare il pranzo, a base di carne di agnello arrostito sulla brace, in località “San Luca”, nel Bosco “Abeti Soprani”. Nel primo pomeriggio, il quadro di San Luca viene prelevato dalla Cappella nel Bosco e portato a piedi alle porte del paese, in località “Preziosi”. Viene lasciato lì fino all’imbrunire quando, con una fiaccolata, dopo l’accensione di fuochi pirotecnici, il quadro viene portato nella Chiesa Madre di San Bartolomeo Apostolo, dove rimarrà fino al 18 ottobre.

Nel mese di dicembre Pescopennataro vive l’atmosfera natalizia grazie al presepe vivente per le vie del borgo.