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Santu Lussurgiu è un tipico borgo di montagna della Sardegna, situato ai piedi del versante sud orientale della catena del Montiferru.

Il Borgo di Santu Lussurgiu

Santu Lussurgiu si presenta come un antico borgo caratterizzato da strette vie acciottolate e antiche case a torre, immerso in un paesaggio di rocce e boschi, prevalentemente castagni e lecci.

Suggestivi scorci sono facilmente godibili in ogni rione del centro storico del paese, dove le case fanno bella mostra di sé con i muri di pietra a vista e con i caratteristici architravi e porte con antichi batacchi.

Santu Lussurgiu carrela

 

La Storia

I reperti archeologici rinvenuti nel territorio del borgo di Santu Lussurgiu ne testimoniano le antiche origini risalenti probabilmente al neolitico.

Il borgo nasce intorno all’anno mille grazie a un piccolo gruppo di persone che formano il primo nucleo abitativo ai piedi del Montiferru.

Durante il periodo giudicale Santu Lussurgiu viene assegnato al giudicato di Torres, un momento storico importante grazie all’arrivo dei Frati Minori osservanti e alla costruzione del convento e della chiesa di Santa Maria degli Angeli.

Durante il periodo della rivoluzione francese Santu Lussurgiu diventa meta ambita per studiosi e letterati, sostenitori degli ideali francesi, motivo per il quale il borgo si schierò in prima linea contro il regno Sardo – piemontese al fianco di Giovanni Maria Angioy.

Nel XIX secolo Santu Lussurgiu vive un periodo di forte incremento demografico stroncato dopo la seconda guerra mondiale a causa delle forti ondate migratorie verso il resto d’Italia e verso l’estero.

Santu Lussurgiu

Da vedere

Il borgo di Santu Lussurgiu vanta la presenza di sei chiese tra cui, le più rilevanti dal punto di vista artistico, sono la chiesa di Santa Croce e la chiesa della Madonna degli Angeli.

Attorno alla chiesa di Santa Croce nacque il primo nucleo abitativo del borgo e fu consacrata nel 1185

La chiesa di Santa Maria degli Angeli, in stile tardo gotico-aragonese, è sorta nel 1473 per volere dei frati minori osservanti e del Beato Bernardino da Feltre, che giunsero a Santu Lussurgiu nel 1420.

Per conoscere al meglio la cultura e la storia di Santu Lussurgiu è d’obbligo una visita al Museo della Tecnologia Contadina, situato nei locali del Centro di Cultura Popolare U.N.L.A., in una antica casa padronale del XVIII secolo. Il Museo, nato nel 1976, raccoglie oltre duemila strumenti da lavoro e oggetti di uso quotidiano del passato, donati esclusivamente da famiglie lussurgesi, raccolti e catalogati sapientemente in più di vent’anni.

Santu Lussurgiu Panorama

 

Da gustare

Tra i prodotti tradizionali di Santu Lussurgiu, una posizione di prestigio è ricoperta dai formaggi: “Su Casizolu” è un formaggio che viene consumato sia fresco che stagionato, mentre “Sa Trizza” (treccia) e “Sa Fresa” vanno consumati freschi. Il Pecorino Sardo viene realizzato con il latte di pecora intero, caglio di vitello, sale e può essere di diversa stagionatura.

Le ricette tradizionali maggiormente cucinate sono  “Sos Culurzones”, ravioli ripieni di formaggio fresco o ricotta e prezzemolo, “Sos Pizzottos” gnocchi di semola serviti con sugo di pomodoro e carne, conditi con abbondante formaggio, la minestra con “Abbacasu“, ovvero minestra unita all’acqua che rimane dopo la lavorazione de “Su casizolu“(Caciotta).

La zuppa di finocchietti, abbacasu e formaggio fresco viene preparata aggiungendo, a questi ingredienti, strati di pane tagliato a fette e inumidito nell’abbacasu. Il tutto viene cotto in forno e cosparso con formaggio grattugiato. Tra i secondi ricordiamo: “Su Ghisadu”, spezzattino d’agnello cucinato con salsa di pomodoro, maialetto arrosto, “Trattaliu“, cuore, fegato e a volte polmone, di maiale oppure pecora, separati da fettine di lardo e infilati in uno spiedo, il tutto avvolto dall’intestino.

Numerosi sono i dolci tipici tra cui, i più conosciuti: tzippulas, “Fatti Fritti”, “Cululzones de mendula”, “Pardulas”, “Sebadas”, “Sos Pabassinos”, “Sos Pirichittos”, “Rubiolos”.

Santu Lussurgiu Casizolu

Cosa fare

Simbolo per eccellenza delle feste di Santu Lussurgiu è il cavallo. Per Carnevale si svolge la tradizionale Carrela ‘e nanti, una delle corse a cavallo più caratteristiche e spericolate della Sardegna, accompagnata dalle esibizioni dei pariglianti.

Cantigos in Carrela, che precede sa carrela ‘e nanti, è una manifestazione itinerante per le vie e le piazze del centro storico del paese, con rappresentazioni di canti corali e balli sardi con esibizioni di formazioni locali, regionali, nazionali e spesso anche internazionali.

Suggestivi sono i riti de Sa Chida Santa, la Settimana Santa, organizzati dalle confraternite del borgo. Il venerdì santo si svolge la  rappresentazione di s’Iscravamentu, il rito della deposizione di Gesù dalla croce, seguita dalla processione con il simulacro del Cristo accompagnata dai canti sacri a cuncordu in sardo e latino.

Santu Lussurgiu Carrela

Nel mese di giugno si tiene l’ormai secolare  Fiera Regionale del Cavallo, denominata Cavallinfiera, organizzata nelle verdi aree attrezzate della borgata turistica di San Leonardo de Siete Fuentes.

Tra le altre feste ricordiamo le Ardiedi Su Coro ‘e Zesus e di San Lussorio, che si svolgono rispettivamente gli ultimi giorni di giugno e il 21 agosto.

Si tratta, anche in queste caso, di spericolate corse di cavalli per le vie del centro storico, dalla Chiesa parrocchiale di San Pietro fino al rione Seligheddu.

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