A volte ritornano. Per stabilire un contatto fra galassie lontane, come credono gli ufologi, più probabilmente per alimentare una leggenda metropolitana o per sfogare la creatività di un agricoltore. Il mistero dei cerchi giganti, scolpiti nelle coltivazioni della Bassa si ripresenta, dopo i casi di Offlaga e Bagnolo. La figura, del diametro di 60 metri, netta e precisa come se fosse stata realizzata da un compasso di un gigante, è apparsa in un podere a Capriano. Un «giallo» a tinte «verdi» che alimenta la fantasia del popolo social, incendiando il dibattito sull’origine dei cosiddetti Crop circles, figure geometriche che si materializzano misteriosamente in aree coltivate di ogni angolo del pianeta.
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A smentire la teoria degli incontri ravvicinati con gli alieni, alimentata dal film cult «Signs» con Mel Gibson, è il contenuto dei cerchi. All’interno in una sorta di bassorilievo vegetale sono state scolpite una luna, una sfera e un anello. Qualcosa che ricorda gli amuleti norrici. Chiunque sia stato, ha realizzato un'opera di farm-art, per usare un neologismo. Gli esperti della metitrebbia ricordano che i cerchi si formano spesso nei campi a causa di un fenomeno naturale legato allo sbalzo di temperature, per una risorgiva o per una micosi che «pela» a macchia di leopardo il campo.
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Di certo però - confermano gli agricoltori - le figure all’interno sono state sfoltite con un decespugliatore. Spiegazione plausibile che non mitiga la suggestione. Resta da svelare il trucco, ovvero la precisione del cerchio, anche se la tecnologia laser viene in aiuto degli artisti che plasmano la materia... vegetale. •.