Cultura, strade e illuminazione Cedegolo sta cambiando volto

di Lino Febbrari
Cedegolo Uno scorcio dell’abitato interessato da una serie di interventi di riqualificazioneI piani del Comune hanno riguardato cultura, viabilità e turismo
Cedegolo Uno scorcio dell’abitato interessato da una serie di interventi di riqualificazioneI piani del Comune hanno riguardato cultura, viabilità e turismo
Cedegolo Uno scorcio dell’abitato interessato da una serie di interventi di riqualificazioneI piani del Comune hanno riguardato cultura, viabilità e turismo
Cedegolo Uno scorcio dell’abitato interessato da una serie di interventi di riqualificazioneI piani del Comune hanno riguardato cultura, viabilità e turismo

Nell’elenco figurano una serie di piccole opere che non hanno rivoluzionato Cedegolo e la frazione Grevo, ma che sicuramente contribuiscono a migliorare l’immagine e la vivibilità dei due abitati. La sintesi emerge dal bilancio dell’attività amministrativa svolta in poco più di tre anni di mandato dalla squadra guidata dal sindaco Andrea Pedrali. In tema di lavori pubblici è stata sostanzialmente centrata la maggior parte degli obiettivi contenuti nel corposo programma che nel 2019 era stato sottoposto alla valutazione degli elettori. A partire dalla riqualificazione e dagli interventi per la sicurezza che hanno riguardato due «strutture della cultura» (così le definisce il primo cittadino) frequentatissime da visitatori di tutta la valle e anche oltre. Parliamo di Casa Panzerini e del Museo idroelettrico dell’energia, meglio conosciuto come «Musil». Nell’edificio che si affaccia sulla ex statale del Tonale, e che è stato trasformato in biblioteca e luogo di incontri e serate culturali, tra gli altri interventi attuati è stata portata a termine la posa di una moderna scala antincendio. «Un lavoro, questo, che oltre ad avere risolto un annoso problema di sicurezza - sottolinea Pedrali -, credo sia stato apprezzato anche per le modalità con cui è stato eseguito, inserendolo a mio parere al meglio in un contesto particolarmente complicato come può essere quello rappresentato da un fabbricato così datato». Passando al Musil, si è approfittato delle operazioni di interramento del collettore fognario per mettere mano alle scale di accesso e alla pavimentazione, entrambe ormai seriamente compromesse in più punti. In entrambi i casi tutto è stato rimesso completamente a nuovo. «Casa Panzerini ed esposizione museale li considero due interventi ben riusciti e significativi per il nostro Comune», rimarca il primo cittadino. Passando al tema della viabilità, da qualche giorno è stato avviato il cantiere per la riqualificazione del tratto cittadino dell’ex statale 42, passato in capo alla Provincia di Brescia 10 anni fa in concomitanza con l’apertura delle gallerie Capodiponte e Papa Giovanni II della superstrada. «L’operazione è partita dalla parte Sud del paese e saliremo fino al confine con Berzo Demo - spiega Pedrali -. Il progetto stabilisce il rifacimento dei marciapiedi e la creazione di 5 dossi per rallentare i veicoli lungo l’asta stradale che attraversa tutto l’abitato, e che purtroppo è diventata un rettilineo lungo il quale non sempre vengono rispettati i limiti di velocità». Poi il sindaco passa a spiegare come verranno impiegati gli oltre 600 mila euro che recentemente Cedegolo si è visto assegnare partecipando al bando «Illumina»: un bel colpo finanziario per le provate finanze locali. «Questa importante somma ci permetterà di rifare tutte le linee elettriche e i corpi illuminanti della rete pubblica, sia nel capoluogo, sia nella frazione. Un altro significativo investimento finalizzato a migliorare l’aspetto dei nostri paesi, in particolare lungo la provinciale». E che in questo caso contribuirà naturalmente anche alla risuzione dei consumi, delle emissioni collegate e dei costi. Chiudiamo con l’accoglienza turistica low cost. Grazie a un altro consistente contributo regionale, il prossimo anno la sala polivalente di Grevo (un edificio che accoglie Centro anziani e servizi comunali) assumerà anche le vesti di un mini ostello dotato di nove posti letto. «Il finanziamento ci permetterà di intervenire su parte della sala per creare quello che noi abbiamo già immaginato possa diventare un ostello - continua il sindaco -. In questo nuovo spazio verranno ricavati nove posti insieme ovviamente ai relativi bagni e una zona cucina in comune. Così facendo intendiamo andare a raccogliere quel turismo legato in particolare al Cammino di Carlo Magno - conclude Pedrali -, che ogni anno aumenta in termini di presenze. Essendo Grevo il punto di arrivo della tappa che parte da Breno e di partenza per la successiva di Edolo, siamo convinti che avere un punto di riferimento, di ristoro e di riposo ci permetterà, appunto, di intercettare molti escursionisti».•.

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