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LA PROSPETTIVA

LA PROSPETTIVA, QUESTA ILLUSTRE SCONOSCIUTA

Uno degli effetti interessanti e più importanti, prodotto dai diversi obiettivi ma pressoché sconosciuto al fotografo principiante è la prospettiva.

COS’È LA PROSPETTIVA?

Cerchiamo di dare una definizione concreta e utile di questa parola:
"La prospettiva è quel fenomeno percettivo grazie al quale le cose appaiono tanto più piccole quanto più sono lontane da noi"
Esempi noti a tutti sono quelli forniti da un viale alberato che, osservato da una certa posizione, fa apparire gli alberi sempre più bassi, così come gli edifici che lo costeggiano sembrano rimpicciolire fino a scomparire in lontananza. Questo fenomeno, anche se ci fa credere una cosa non vera, ci è indispensabile per valutare la distanza che ci separa dalle cose ed è lo stesso per tutti gli esseri umani.
Ma non succede così in fotografia! L’effetto prospettico con cui vengono rappresentate le scene dipende dall’angolo di ripresa dell’obiettivo, secondo la seguente modalità:

  • il grandangolo esagera la prospettiva e fa sembrare più profondo lo spazio davanti a noi
  • il normale riproduce la scena con lo stesso effetto prospettico della nostra vista (da qui il termine "normale")
  • il teleobiettivo riduce la prospettiva, comprime i vari piani facendo sembrare le cose più vicine fra loro.

Osservate le quattro immagini che seguono: mostrano Piazza Duomo di Trento ripresa dalla stessa posizione con quattro diverse regolazioni dello zoom: 17, 28, 50, 100 mm. A un primo sguardo risulta palese la progressiva riduzione della porzione di piazza inglobata nell’inquadratura e il conseguente ingrandimento degli elementi ripresi, effetto dell’angolo di ripresa sempre più stretto, ma, a uno sguardo più attento, si può anche notare la progressiva apparente “compressione” dello spazio, con una piazza che appare sempre meno profonda, mano a mano che l’angolo di campo si restringe.

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Anche la ripresa della via nelle due foto successive mostra in maniera inequivocabile il modo in cui la realtà viene rappresentata dalle diverse lunghezze focali.010

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Da tutto ciò deriva una precisa indicazione per il fotografo: regolare lo zoom su una o l’altra focale non modifica solamente l’ampiezza della scena ma cambia anche il modo in cui la scena viene rappresentata!

Le quattro fotografie affiancate che seguono testimoniano in maniera evidente quanto affermato sopra. Sono state scattate con una reflex full-frame stringendo gradualmente l'angolo di ripresa e, contemporaneamente, arretrando di quel tanto necessario a mantenere le stesse dimensioni del leone in primo piano. Si nota che, pur rimanendo la scultura in primo piano della stessa grandezza in tutte quattro le riprese, lo sfondo cambia radicalmente. In questo caso possiamo parlare della maggior capacità di "contestualizzazione" dei grandangoli rispetto alle lunghezze focali maggiori.009

Qui sotto due fotografie scattate con un forte grandangolo,che mostrano l'enfasi prospettica che ne deriva e, a seguire, due immagini scattate con un teleobiettivo che evidenziano lo schiacciamento dei piani.

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Arrivederci alla prossima settimana!

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