Pensieri dal battellino

La polizia ti porta via

Mentre ero concentrato a manovrare il battellino per attraccare al porto comunale, una voce gutturale con strano accento mi ha raggelato: «Ehi tu! Io ti osservo e so cosa hai fatto ieri: hai guardato un porno»
Bruno Costantini
29.04.2023 06:00

Enrica Chicchio. Oh, cacchio: chi è costei? È tutta colpa di Asia se da un po’ di giorni mi frulla in testa questo nome mentre con il battellino attraverso il golfo di Lugano con il carico di Barbera fatto col mulo. La mia amica microinfluncer del lago non sta più nella pelle all’idea che anche lei, come la segretaria del Partito democratico italiano Elly Schlein da Lugano, potrebbe farsi consigliare dalla citata Chicchio: personal shopper, consulente d’immagine, valutatrice di guardaroba, esperta in armocromia, cioè specialista nel consigliare i colori dei vestiti da indossare in base alla stagione per esaltare la bellezza naturale. Il tutto a una tariffa dai 140 ai 300 euro l’ora. Alla Schlein ha sostituito l’eskimo sessantottardo con un «trench di taglio sartoriale color glauco». Un vero schianto, un inno al riscatto delle gramsciane classi subalterne.

È l’apoteosi del mondo radical chic che eccita tantissimo Asia. Certo non bisogna essere snob nel senso opposto, negando che, in un mondo cambiato, nuovi modelli possano essere di qualche utilità. Se si può dare un buon consiglio, perché no? La neoconsigliera di Stato socialista Marina Carobbio durante la campagna elettorale fece una serata a Massagno con Elly Schlein, venuta a spronare i compagni ticinesi. Non ha portato molta fortuna, tuttavia potrebbe ora consigliare alla direttrice del DECS una qualche Chicchio da Lumino per azzeccare le giuste armocromie. Che poi, con l’intelligenza artificiale, sono cose che potrebbero non servire più.

L’altro ieri la mia amica, per i suoi pallini da microinfluencer, ha guardato la prima conferenza stampa digitale del sindaco di Lugano Michele Foletti che vuole raggiungere anche i giovani. Lì dentro, in quelle immagini, poteva starci anche un Michele Foletti finto creato dall’intelligenza artificiale. In fondo, tutti i politici potremmo crearli con l’intelligenza artificiale, con equilibrio delle armocromie, e altrettanto si potrebbe fare con il popolo affinché tra governanti e governati vi sia piena sintonia. Si schiude un universo inquietante.

Abbiamo comunque avuto conferma che il vicesindaco liberale Roberto Badaracco esiste davvero, avendo fatto improvvisamente irruzione sulla scena per caldeggiare la lista unica tra PLR e Centro per l’elezione del Municipio di Lugano fra un anno. Asia ha interrogato ChatGPT per avere un’analisi politica della proposta, ma non è andata molto lontano perché l’intelligenza artificiale si è autocensurata. È giusto che la realtà virtuale abbia il senso della misura di fronte a un mondo reale che è già abbastanza terrificante.

Per esempio, mentre ero concentrato a manovrare il battellino per attraccare al porto comunale, una voce gutturale con strano accento mi ha raggelato: «Ehi tu! Io ti osservo e so cosa hai fatto ieri: hai guardato un porno». Stavo rispondendo che faccio quel che mi pare e piace, ma ecco una confusa minaccia: «Verrà la polizia a portarti via». Ma dai! Era la mia amica che sull’iPad guardava il nuovo video d’animazione di Prevenzione svizzera della criminalità per sensibilizzare gli adolescenti sul tema della pornografia. Nobilissimo l’intento, terribile il risultato, tra il grottesco da scompisciarsi e il tentativo d’impressionare i giovincelli con metodi da Stasi della defunta DDR. Forse la polizia bisognerebbe chiamarla per portar via gli autori della campagna. E se vengono i reparti speciali la finiamo in allegria: tutti all’Eden a berci una birretta.