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Il Fai sceglie i rioni di Vezzano Ligure per le Giornate d’Autunno

L’antica torre pentagonale, la chiesa di San Sebastiano, Nostra Signora del Soccorso e Santa Maria in stile romanico.

Vezzano Ligure (ph FAI)

L’antica torre pentagonale, la chiesa di San Sebastiano, Nostra Signora del Soccorso e Santa Maria in stile romanico. E’ il rione storico di Vezzano Ligure il protagonista spezzino delle Giornate Fai d’autunno che si svolgeranno sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati

Per la provincia spezzina c’è appunto Vezzano Ligure, paese cerniera tra il Golfo della Spezia e la Val di Magra, che offre uno sguardo che spazi dall’arcipelago spezzino fino alle Alpi Apuane. Dell’antico castello, la cui fondazione è anteriore al 963, ciò che rimane è il torrione; l’area circostante è in parte adibita a parco pubblico e in parte ad orti privati. Fra i due nuclei di Vezzano superiore e inferiore l’antico passaggio di collegamento è il Borgo Mitiliano, anche detto Capitolo. Prima di iniziare la discesa verso il borgo inferiore sarà possibile visitare la cantina privata della famiglia Ferdeghini in Via della Malva, e l’adiacente punto panoramico.

Vezzano Ligure (ph Davide Marcesini)

 

Il percorso lungo il Borgo Mitiliano prosegue quindi per Via Verdi, fino ad arrivare alla Terrazza Benettini dove, presso la sala polivalente “Giulia Civitico” saranno allestite la mostra di pittura di Luciano Viani e la mostra di scultura di Valerio Neri. Anche la sede dell’ANPI si trova nel borgo Mitiliano e partecipa anch’essa a queste Giornate FAI d’Autunno con l’esposizione, presso la loro sede, di alcuni cimeli a rievocare i tragici rastrellamenti nazi fascisti che sconvolsero Vezzano Ligure il 7 dicembre 1944.

La Chiesa di San Sebastiano eretta dal 1602 al 1620 come oratorio per volontà dei cardinali Paolo Emilio e Laudivio Zacchia, di eminente famiglia vezzanese, nel luogo detto il Campo, sulla sella sottostante il castello, come documentano alcune epigrafi commemorative e gli stemmi degli ecclesiastici committenti sulla facciata dell’attigua canonica. La decadenza della chiesa di Santa Maria portò allo spostamento di parte dell’arredo sacro, come il fonte battesimale (fine XVI secolo), e delle funzioni parrocchiali.

La chiesa di Nostra Signora del Soccorso fu fondata inizialmente come oratorio dedicato a Santa Maria Vergine, dopo un’apparizione miracolosa di un’immagine della Madonna, caduta dal cielo al Molinello, durante la peste del 1524, che mise fine all’epidemia. Riattata e considerata santuario mariano, soppiantò, poi, per esser posta nella fascia di sviluppo abitativo di età rinascimentale del borgo superiore, la parrocchiale di San Siro, che a sua volta aveva assunto le competenze della pieve di San Prospero (prima metà del secolo XI), posta presso il fiume in località Corongiola, oggi Bottagna. È racchiusa in un recinto, cui si accede da un portale che immette sul vasto sagrato pavimentato con mosaico di ciottoli fluviali disposti in figure geometriche (sec. XIX).

Chiesa di Santa Maria a Vezzano Ligure (ph Fai)

 

Infine la Chiesa di Santa Maria officiata inizialmente da canonici regolari, poi parrocchia del borgo, fu ricostruita in stile romanico nel secolo XII, con pianta a navata unica absidata, in comunicazione con una torre campanaria, oggi tronca. Si imposta su una precedente fondazione altomedievale, più volte ristrutturata, i cui resti sono visibili dall’area presbiteriale. Nel secolo XV venne aggiunta una seconda navata, separata da archeggiature ogivali su pilastri, uno dei quali affrescato, dopo che fu aggregata al Capitolo cattedrale lunense, nel 1599 eretta in vicaria perpetua. Nel 1708 fu ricostruito il campanile, ma l’ente era già in decadenza. Durante i restauri, iniziati nel 1985, seguiti da scavi archeologici, è stato rinvenuto nel basamento dell’altare maggiore romanico un pregevole sarcofago monolitico.

Visite a cura degli apprendisti ciceroni. A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.

Le Giornate FAI d’Autunno 2023 si svolgono in Liguria con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura e di Regione Liguria.

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