Vanessa Incontrada: "La gente ti considera una di famiglia, però ti sente sua e ha da ridire"
Vanessa Incontrada ha raccontato a Grazia il suo rapporto con il lavoro, la carriera e la vita privata, mostrandosi molto a suo agio con se stessa e solare, come al solito.
Da poco conduttrice di Striscia la notizia insieme ad Alessandro Siani, Vanessa Incontrada è una presenza ormai fissa del piccolo schermo, che la considera come una di famiglia: ha raccontato a Grazia come ha affrontato vita e carriera, esprimendo anche opinioni su alcuni temi particolari, come la maternità surrogata, e raccontando la sua stessa vita familiare. Si sente sempre a suo agio con se stessa.
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Vanessa Incontrada: "Mi sono sempre presa in giro e non sono ambiziosa"
Vanessa Incontrada, nata a Barcellona e con una vita italo-spagnola (a sei anni in Italia, di nuovo in Spagna dopo le elementari), racconta a Grazia la sua esistenza familiare piuttosto serena: ben stabilita a Follonica, con figlio Isal quindicenne e tre cani, si gode pure un ritrovato e stabile rapporto con i suoi genitori. Ora che sua madre è tornata a vivere a Barcellona e suo padre è a Follonica, quando sono tutti e due invitati in collina da lei vanno persino d'accordo, spiega. A proposito di famiglia, come vede il tema della maternità surrogata? "Andrebbe esaminato coppia per coppia. Ci sono situazioni che mi vedono favorevole altre che sono estreme." Cita il caso di Ana Obregón che ha dato alla luce una figlia-nipote dal seme congelato di suo figlio morto di cancro: "Mi ha lasciato interdetta". Rispetta il lavoro di Giorgia Meloni ma ha dubbi sulla sua alleanza col partito di estrema destra spagnola Vox, che la "terrrorizza".
Per quanto riguarda la carriera, ha sempre avuto le idee chiare: "Mi sono sempre presa in giro, non drammatizzavo. E non sono ambiziosa: mi impegno, amo fare quello che faccio, lavoro con il cuore." È successo con Zelig, che conduceva con piacere e tornò a condurre con Claudio Bisio, semplicemente perché insieme si divertivano. Succede adesso a Striscia con la spontaneità di Alessandro Siani e la famiglia creativa di Antonio Ricci: "Lui è la chioccia: infatti le persone che ci lavorano sono lì da 20, 25 anni e quando arriva una persona nuova l’accolgono e la proteggono. [...] Le cose che sto facendo ho sempre voglia di farle."
Ma quali sono le conseguenze della fama? "La gente ti considera una di famiglia. A volte mi viene voglia di cambiare qualcosa, tipo i capelli, e già so che qualcuno avrà da ridire, come se non accettasse il cambiamento, perché mi sente sua".
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