Cesare Previti: “Silvio era straordinario, pensavo fosse fosse immortale”

Cesare Previti: “Silvio era straordinario, pensavo fosse fosse immortale”

Cesare Previti sconvolto per la morte di Berlusconi. “Sono ancora sotto choc”, ha dichiarato ad Adnkronos l’avvocato calabrese. “Un uomo così straordinario sotto tutti gli aspetti, lo consideravo anche immortale…”. Cesare Previti non si capacita di aver perso “l’amico” Silvio Berlusconi. Lo storico legale e amico del Cav, 89 anni, già parlamentare di Forza Italia ed ex ministro della Difesa del primo governo Berlusconi, si dice “ancora traumatizzato dalla scomparsa” del leader azzurro, considerato un “fuoriclasse assoluto, in tutti i campi, capace di occuparsi di ogni tema, sempre disponibile, in grado di apprendere e studiare qualsiasi cosa in poco tempo”.

I ricordi

Previti si lascia andare ai ricordi e commosso più volte chiama l’ex premier per nome, elogiandolo per la sua capacità di andare sempre diritto al problema delle cose: «Ci siamo sentiti l’ultima volta circa un paio di mesi fa: è stata come sempre una telefonata affettuosa. Silvio era una testa costantemente dinamica, capace di cogliere i lati essenziali». Previti si sofferma in particolare sul futuro di Forza Italia, fondata nel ’94 dal Cavaliere. «Mi chiede se senza Silvio, il partito è finito? – domanda ai giornalisti di Adnkronos-. Io spero che Forza Italia continui, anche se è così difficile sostituire una persona straordinaria come lui…». «Non so cosa accadrà», ha detto l’ex coordinatore nazionale azzurro, il primo nella storia del movimento.

Le speranze per Forza Italia

«Certo, c’è gente capace nel partito – continua Previti -. C’è sicuramente la possibilità che Fi vada avanti. Tajani, in questo momento è la persona più giusta». Ma non basta: «i partiti hanno bisogno di una politica precisa, di una strategia, e in questo Berlusconi era davvero insuperabile». Tutti scrivono e dicono che è finita un epoca, condivide? «Spero che l’epoca contrassegnata da Berlusconi lasci tracce indelebili e utili per il Paese», replica Previti che subito precisa: «Poi dipenderà da tanti fattori e certamente, lo ripeto, il vuoto lasciato da Silvio resta incolmabile».