Il suo soprannome è la “cantantessa” e il grande pubblico l’ha conosciuta per quelle “parole di burro” cantate con il suo timbro di voce inconfondibilmente avvolgente. Oggi, a quasi 47 anni, Carmen Consoli è una mamma single e contenta, e sempre un’artista famosa e amata. La sua storia musicale è costellata di successi e racconta anche del record di essere stata la prima donna a esibirsi sul palcoscenico dello stadio Olimpico di Roma. La cantautrice siciliana, nata a Catania nel 1974, ha un palmares dai numeri invidiabili: dai dodici album ai trentaquattro singoli, oltre ai due milioni di dischi venduti in Italia e alla nomina di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Ma il suo numero preferito è “uno” come il figlio, Carlo Giuseppe, che ha avuto a 38 anni e che ha dato un altro senso alla sua vita, appagando il suo istinto materno che altrimenti non avrebbe trovato realizzazione. Una maternità ponderata e realizzata in modo diversamente tradizionale quando Carmen si era resa conto che “la famiglia andava allargata”.

Carmen Consoli e l’amore per la musica

Le doti musicali le avrà ereditate dal padre, chitarrista e appassionato di musica italiana e blues, ma la tempra è tutta sua ed è grazie a essa che Carmen Consoli oggi è una donna e un’artista realizzata. La cantante dei record, infatti, dopo la gavetta giovanile, nel 1995 arriva a Sanremo Giovani con il brano Quello che sento, ma è nel 1996 che entra nella testa del grande pubblico partecipando al festival della canzone italiana con Amore di plastica che, oltre all’ottavo posto alla kermesse canora, diventa un buon successo radiofonico. La consacrazione definitiva, con mezza Italia che canta provando a riprodurre la sua peculiare voce, arriva nel 1997 con il successo Confusa e felice, presentato nella categoria Campioni del festival di quell’anno. Il palco dell’Ariston non apprezza, ma il pubblico consacra il brano.

Ora tutti conoscono Carmen Consoli che comincia a inanellare successi sino ad arrivare a dodici album, dei quali tre dal vivo, una compilation, un album di colonne sonore, tre video album, trentaquattro singoli e tante collaborazioni, con quasi due milioni di dischi venduti in Italia. Ha collezionato un disco multiplatino, dodici dischi di platino e tre d’oro, una targa Tenco, sette Italian Wind & Music awards, e anche un Nastro d’argento e un TeleGatto. Il suo album Confusa e felicecompare nei cento migliori album italiani secondo Rolling Stone, mentre l’album Stato di necessità è tra i migliori dieci album italiani dello scorso decennio secondo il Corriere della Sera.

Ma la fama di Carmen non si esaurisce entro i confini nazionali, e infatti i tre concerti sold out a New York, una performance a Central Park e numerosi tour nelle capitali europee e Nord America la rendono piuttosto popolare anche all’estero. “Ha più idee originali lei in una manciata di pezzi piuttosto che alcune famose band inglesi o americane in un intero concerto” ha detto di lei il cantautore inglese Elvis Costello.

L’imprinting della donna moderna

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Francesco Prandoni//Getty Images

Carmen Consoli è un’artista affermata e molto apprezzata, ma non di sola musica vive una cantante e, infatti, la sua vita è improntata alla coscienza politica e sociale, con attenzione a tutto ciò che caratterizza il nostro tempo. E le sue idee sono molto chiare in fatto di costume e sanità, per esempio. Favorevole alla riapertura delle case chiuse, la cantante siciliana spiega la sua posizione con una motivazione sanitaria facendo l’esempio del quartiere San Berillo, notoriamente popolato da travestiti e prostitute: “il problema è che all'80% qui hanno epatite, HIV... Con i controlli obbligatori sarebbe meglio. È un lavoro che c'è da sempre, nasconderlo è ipocrita, poco igienico e favorisce la mafia, lo sfruttamento”.

Anche i vaccini sono un argomento sensibile e secondo Carmen, che a essi è favorevole, “tra mettere l'obbligo senza informazione lasciando spazio ai trucchi per eluderli, come in Sicilia, e fare una seria campagna informativa come ha fatto Luca Zaia in Veneto, meglio la seconda”. Ma l’argomento più scottante nel quale l’Italia dimostra la sua arretratezza è quello della fecondazione assistita, la tecnica alla quale la cantante ha affidato il suo desiderio di maternità, scegliendo di praticarla a Londra “dove è possibile fare la fecondazione assistita con il non anonimato del donatore”. Ben diversa realtà rispetto a quella trovata in suolo patrio dove l’argomento è ancora ostico.

Carlo Giuseppe, il figlio di Carmen Consoli

Dopo la morte del padre, avvenuta nel 2009, Carmen Consoli ha avuto una sorta di risveglio emotivo e, nonostante il dolore devastante di quella perdita, ha cominciato a riflettere sull’idea di diventare madre pur non avendo un partner. Era stato proprio suo padre a darle l’idea di realizzare il suo desiderio di maternità con l’aiuto della scienza e, all’età di 38 anni, l’artista riteneva arrivato il momento di allargare la famiglia. La fecondazione assistita è la chiave di volta della vicenda, rigorosamente fatta a Londra dove il nome del donatore può essere rivelato e dove le procedure non sono così farraginose da sembrare clandestine.

Ora è la felice mamma di Carlo Giuseppe che “se vorrà il donatore lo potrà rintracciare. Non voglio che lo cerchi negli occhi di tutti gli uomini”. Non essere impegnata in una relazione stabile con un partner che potesse diventare genitore di suo figlio non è stato un deterrente per il desiderio di maternità di Carmen e, anche se questa realtà le ha provocato un certo dispiacere, non è stata causa di rinuncia.

Ciò che continua a mancarle è una famiglia tradizionale, ma non rimpiange assolutamente la sua scelta, dettata dal ticchettio sempre più incalzante del suo orologio biologico che, arrivata a 38 anni, non le avrebbe permesso di rimandare ancora la realizzazione del suo desiderio di maternità. “Un figlio è meglio farlo con un marito ed è meglio dare a un bambino una famiglia, anche omogenitoriale, anche se io sono per la famiglia tradizionale. Ma ero single, a 38 anni, un'età biologica avanzata, mi trovavo sola con mia madre, dopo la morte di papà; a Natale, alle Maldive con lei, pensavo alle case, le terre ereditate: eravamo sole, va allargata la famiglia, penso” ha dichiarato la cantante.

Dieci curiosità su Carmen Consoli

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Camilla Morandi - Corbis//Getty Images

Aspetti pubblici e privati si intrecciano inevitabilmente nella vita di ogni grande artista e Carmen Consoli non fa eccezione. Per ricapitolare, ricordiamo alcune curiosità sulla cantante:

  1. è una siciliana verace e rappresenta la sua terra, ma la sua mamma è veneta,
  2. è alta 1 metro e 65,
  3. ha un account ufficiale su Instagram,
  4. vive ancora a Catania (quando non è in giro per lavoro),
  5. è stata la prima donna ad esibirsi sul palcoscenico dello stadio Olimpico di Roma,
  6. nel 2015 è l’artista italiana con il maggior numero di ingressi a un concerto: quasi dodici mila e cinquecento persone a Cupramontana (ha fatto meglio anche di Madonna),
  7. nel 2016 è la prima donna a essere scelta come maestro concertatore della Notte della Taranta,
  8. è a favore dei vaccini,
  9. ha scelto la fecondazione assistita a Londra per dare alla luce suo figlio Carlo Giuseppe e conoscere il nome del donatore,
  10. è favorevole alla riapertura delle case chiuse.