statua / Ganimede rapito dall'aquila / età romana/ sec. II d.C. (fine)

Ganimede rapito dall'aquila
L'opera ebbe largo successo nel corso della sua storia, sia per il soggetto realizzato che per la posizione in cui era stata collocata nello Statuario.

Descrizione

Il gruppo scultoreo ritrae un giovinetto mentre viene rapito da un'aquila. La scultura, interessata un profondo restauro cinquecentesco che ha interessato il becco e le ali dell'aquila; il naso, il mento, le braccia e le gambe del fanciullo, raffigura il giovane colto in una postura scomposta: il volto è rivolto a destra, piegato nell'intento di volgersi verso l'animale. L'asse, attorno cui si muove la figura, è sinuoso: il torso appare infatti inclinato verso sinistra, mentre bacino e gambe seguono invece un asse diritto. Il corpo è nudo, vestito di una sola clamide allacciata sulla spalla destra. Le braccia sono trattate diversamente: una è protesa lungo il corpo a trattenere il lembo posteriore del mantello, l'altra è aperta verso l'esterno e si distende lungo l'ala dell'aquila. Anche le gambe paiono fluttuare nell'aria, tese nel tentativo di mantenere un equilibrio precario: la destra è distesa e apre il piede verso l'esterno, la sinistra è piegata appena indietro. L'animale, dalle ampie ali, stringe gli artigli sui fianchi del giovane e protende il muso verso il suo volto: il gioco di sguardi tra i due si fa così intenso, le due figure paiono intente in un intensa comunicazione che si fa tutta intima, che racchiudendo l'aquila e il suo giovinetto in un momento personale e sincero, fa da netto contrasto al ritmo reso dall'immagine, che invece apre la scultura inserendola appieno nello spazio.

Dettagli

Tipologia

Beni Archeologici

Collocazione specifica

Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa

Localizzazione geografico-amministrativa attuale

VENEZIA (VENEZIA)

Materia tecnica

Marmo pario

Misure

cm. 92 x 110

Definizione culturale

ambito romano

Link scheda estesa

Scopri di più

Museo correlato

MUSEO DI PALAZZO GRIMANI
Musei

MUSEO DI PALAZZO GRIMANI

A due passi da campo Santa Maria Formosa, nel cuore di Veneza, sorge Palazzo Grimani, gioiello rinascimentale decantato in passato da viaggiatori, artisti e diplomatici. Il palazzo viene offerto oggi ai visitatori in tutta la sua stupefacente bellezza dopo quasi trent'anni di restauri.Sotto la regìa di Giovanni Grimani, raffinato mecenate, un tradizionale fondaco del Medioevo, sorto per esigenze mercantili, venne trasformato a metà Cinquecento in un originalissimo palazzo a corte colonnata, capolavoro architettonico senza pari in città, secondo la "maniera" romana e fiorentina, l'avanguardia artistica dell'epoca. Il risultato è uno scrigno principesco, sontuosamente decorato con stucchi e affreschi, alla cui realizzazione contribuì una élite di artisti, da Sansovino a Palladio, da Giovanni da Udine a Francesco Salviati.Una dimora storica che è meraviglioso museo di se stessa, ricca di pavimenti a pastellone veneziano illuminati da cromatismi pompeiani, preziosi marmi policromi, volte magnificamente affrescate, una scala a chiocciola attribuita a Palladio e soprattutto una tribuna, dove trovava la sua collocazione ideale una celebre collezione d'archeologia - famosa in tutta Europa e in seguito donata alla Repubblica di Venzia -, disposta scenograficamente in questo sontuoso museo di famiglia ideato da Giovanni. Le allegorie e gli emblemi delle decorazioni raccontano anche l'appassionante e drammatica vicenda personale di quest'ultimo, processato per eresia e infine prosciolto dal Concilio di Trento.Gli splendidi ambienti accolgono oggi, oltre a una selezione di opere archeologiche e pittoriche, il polittico con le Visioni dell'aldilà, capolavoro di Hieronymus Bosch, nonché mostre ed eventi, in un fecondo dialogo con le più varie tendenze dell'arte moderna e contemporanea.Nel sito “Meraviglie di Venezia. Tesori sacri e profani nell’area di S. Marco” realizzato dalla Regione del Veneto nell’ambito del Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio culturale condiviso – SHARED CULTURE, potete fare un tour virtuale nella tribuna Grimani come è adesso.In un’altra sezione del sito potete invece ammirare la Tribuna così come era nel XVI secolo con la collezione di statue antiche raccolte dai Grimani prima che quest’ultima venisse donata allo Stato Veneziano e, trasferita nell’Atrio della Biblioteca Sansoviniana, divenisse lo Statuario Pubblico della Serenissima cioè il nucleo originario delle collezioni dell'attuale Museo Nazionale Archeologico di Venezia. (...)