"Salutm' a soreta!" e il Maestro se ne va
Successone a Sanremo di Nicola Arigliano ben ripagato con la sua eliminazione

"Ma checcefrega!!!" esclama Bonolis e fa segno ad Arigliano di continuare a suonare, vuole una jam per andare fuori dagli schemi della metrica televisiva. E incomincia l'entusiasmo, in pochi metri quadrati è raccolto l'abc del jazz italiano. Via con l'improvvisazione, con la chitarra jazz, l'armonica e il sax che s'intrinsecano mediante magnifici assoli con la voce coinvolgente e d'altri tempi di Nicola Arigliano.

Cinque minuti di pure emozioni per chi vedeva la penultima puntata di Sanremo sia dal palco che da casa, culminate con un intensissimo applauso, con la giuria e l'orchestra, si proprio l'orchestra, che si alzano in piedi stupefatti da questo "ragazzino" ottantaduenne e la sua band che ha fatto, o almeno spero che abbia fatto, capire cosa sia veramente la musica e come noi italiani siamo bravi ad applaudire il primo che tenta di accostare la bocca ad un microfono, come dimostrano i vari Sergio Munitz, Alessandro Preziosi, Edoardo Costa e gli "Amici di Maria de Filippi", affiancati ai cantanti in gara, i quali in seguito sono stati votati e stravotati dalle giurie e da casa. Arigliano ovviamente eliminato... ecco come ciò che in quei momenti temevo si era verificato.

E allora bravi Munitz, viva "Il nocciolo", viva Edoardo Costa e il suo streap-tease in diretta, viva gli "Amici di Maria de Filippi" tanto amati dai teenagers, e abbasso chi suona musica col cuore, come Nicola Arigliano e la sua reunion di musicisti jazz d'epoca che non si vedevano sugli schermi da decenni; inoltre basta con chi come Antonella Ruggiero, ripropone la sua canzone "Echi d'infinito" in versione acustica accompagnata dalle chitarre classiche da due sconosciuti dai "munitz-dipendenti" come Maurizio Colonna (miglior chitarrista italiano e tra i dieci più bravi al mondo) e Frank Gambale (uno dei migliori chitarristi fusion del mondo), entrambi con un curriculum musicale da far paura a chiunque musicista, ma usciti dal palco nell'anonimo di un tenue applauso.
Impariamo a capire veramente cos'è la musica e a lasciarci trasportare da lei, e non dalle convenzioni mediatiche...

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