Restare a San Pietro Valdastico: turismo e natura per non piegarsi all'abbandono

1.350 abitanti, tre frazioni: San Pietro, Forni e Pedescala. Alcune contrade, come Setteca' o Contrà Sella.
Valdastico è un territorio di confine, comune montano posto sul versante ovest dell'altopiano dei Sette comuni con i suoi 2.372 ettari di estensione e un'altitudine variabile tra i 301 metri sul livello del mare del fondovalle e i 1.720 metri delle cime di Campolongo sulla sinistra e di monte Spitz sulla destra del fiume Astico.
Provincia di Vicenza, una manciata di chilometri dal Trentino, a Valdastico non solo c'è chi decide di restare ma qualcuno, come il sindaco Claudio Guglielmi, ci ha trasferito la sua attività.

«Io lavoro a Valdastico, la mia azienda si occupa di stagionatura di formaggi – spiega il primo cittadino – con depositi a Thiene, Valdastico e nel Bellunese. Qui mi sono trasferito per la bellezza del territorio e quando me lo hanno chiesto ho dato la mia disponibilità per fare il sindaco».

La popolazione di Valdastico si compone soprattutto di persone mature, con un'età media superiore ai 50 anni.
Molti da questa zona sono emigrati, tanto che proprio a Valdastico si trova il Parco del migrante dei vicentini. «Il parco è attualmente in fase di sistemazione – continua il sindaco – ma lo stiamo preparando e l'inaugurazione è già stata fissata per il prossimo 15 agosto».

Nel territorio ci sono una scuola dell'infanzia comunale, la scuola primaria e la scuola media frequentata anche dai ragazzi che arrivano da Lastebasse e Pedemonte.
«Siamo decentrati, è vero, ma qui non manca nulla per vivere. Ci sono un supermercato, la farmacia, due distributori di benzina, c'è anche una casa di riposo. Le attività produttive in realtà sono poche: un'officina meccanica, una carpenteria, un mobilificio storico aperto a Valdastico da due generazioni. Oltre alla mia attività, ci sono due allevamenti di trote».

Il clima, il fiume e la natura sono le carte vincenti di un territorio come questo.
«Quella di Valdastico è una zona meravigliosa – prosegue il sindaco – bella e poco conosciuta. Chi passa dal nostro comune e si ferma non può non ammirare le sue bellezze. Io amo questo posto e per questo ho deciso di spostare qui parte della mia attività. Qui poi c'è un clima ideale: d'estate fa più fresco, durante l'inverno le temperature non sono molto rigide e c'è una buona umidità grazie al fiume».

Per questo come amministrazione è massimo l'impegno per evitare che il progetto del prolungamento a nord dell'A31, l'autostrada Valdastico che dovrebbe collegare Veneto e Trentino Alto Adige, impatti in maniera pesante sul territorio.
«Credo possa esserci una possibilità di sviluppo per Valdastico, anche se il tracciato dell'autostrada potrebbe essere penalizzante – spiega il sindaco – ma stiamo investendo su potenziali attrattive per un turismo sportivo. Spero che a inizio estate riusciremo ad aprire la ferrata degli Anelli delle Anguane che sarà realizzata sulla parete del Sojo di Mezzogiorno di Valdastico. Si tratta di un progetto che il comune sta portando avanti con alcuni privati con l'obiettivo di attirare un turismo sportivo e risvegliare il paese. Ma per farle un esempio, oltre a due diocesi diverse, a Valdastico abbiamo anche tre pro loco e tre associazioni alpine: a volte è dura fare andare tutti d'accordo».