Fantasy avvincenti nell’eterna lotta tra bene e male

Antiche leggende, azione, inquietudini contemporanee e un pizzico di sogno e magia: sono gli ingredienti che rendono avvincente un fantasy come «Bloodmarked» (Fazi) di Tracy Deonn.

La protagonista Bree è una ragazza coraggiosa e volitiva. Entra a far parte dell’Ordine della Tavola Rotonda, società segreta dell’Università della Carolina del Nord che si ispira alle storie dei cavalieri di re Artù. Poco dopo scopre di avere «poteri magici». Le serviranno per liberare Nick, il ragazzo di cui è innamorata. Un romanzo di formazione reso più avventuroso dall’eterna lotta tra il bene e il male. Poe è una «nocchiera del tempo», ribelle, indomita e intraprendente in «Poe e la cacciatrice di draghi» (Rizzoli) di Licia Troisi, astrofisica e autrice bestseller di fantasy, secondo volume (autoconclusivo) di una saga originale.

La copertina è dell’illustratore bergamasco Matteo De Longis. L’ambientazione distopica trasporta i lettori nel «multiverso», un grappolo di mondi indipendenti che solo i «nocchieri del tempo» possono esplorare spostandosi tra essi con salti «spazio-temporali». Una soluzione narrativa che mischia elementi antichi e contemporanei, permettendo di cambiare facilmente scenario e ambientazione, in un percorso che diventa anche un’esplorazione delle radici e dell’identità. Suggestiva, infine, l’idea alla base del romanzo di formazione «La principessa delle anime» (Fanucci) di Alexandra Christo.

Selestra è un’adolescente che può «predire a qualcuno quando morirà», una capacità pericolosa per lei e per gli altri. Dovrà imparare a padroneggiarla per cambiare il mondo, vincere il male, costruire un futuro «pieno di pace e speranza».

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