Presa bipasso: caratteristiche e differenze con le altre prese elettriche

presa bipasso

Tempo di lettura – 4:30 minuti


Presa bipasso: che cosa significa? Qual è il suo campo di utilizzo? Scopriamolo insieme in questo articolo


Indice articolo:


Introduzione

Nei sistemi di impianti elettrici esistono numerose tipi di prese. Conoscerle significa evitare errori che potrebbero causare guasti o malfunzionamenti dei dispositivi ed elettrodomestici, che vengono ad esse collegati.

In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione sulla presa bipasso, sottolineando le differenze intercorrenti con le altre prese. Anche perché, la presa bipasso (o “bivalente”) è, attualmente, tra le più utilizzate negli impianti elettrici civili.


Prese elettriche: caratteristiche e differenze

Partiamo da un presupposto, che può sembrare scontato, ma che in realtà è molto meno banale di quel che si può pensare: le prese elettriche non sono tutte uguali. Prima di approfondire gli aspetti tecnici della presa bipasso, ecco una piccola panoramica sulle altre tipologie di prese più frequenti:

La presa P10

La presa P10 è la classica presa con i fori più piccoli e vicini, come si evince dalla foto. Questo tipo di presa supporta una corrente massima di 10 A e una potenza di circa 2200 W. Bisogna evitare di inserire adattatori che consentano di collegare ad esse spine da 16 A: in questo caso, potrebbe infatti verificarsi un sovraccarico di corrente con relativo guasto per il dispositivo collegato

Questo tipo di presa supporta una corrente massima di 10 A e una potenza di circa 2200 W. I fori sono piccoli e ravvicinati tra loro

La presa P11

Analizziamo ora la cosiddetta presa P11. Comunemente conosciuta come presa “grande”, può supportare una corrente massima di 16 A e una potenza di circa 3500 W. In questo caso, i fori sono più grandi e distanziati:

Questo tipo di presa supporta una corrente massima di 16 A e una potenza di circa 3500 W. I fori sono grandi e più distanziati

La presa schuko

C’è poi la presa schuko, che consente di collegare le cosiddette spine “tedesche”, che presentano due contatti piatti sui lati per la messa a terra del dispositivo. Questo tipo di presa permette di utilizzare in tutta sicurezza dispositivi ed elettrodomestici che hanno un grande assorbimento di potenza (si pensi, ad esempio, al forno, al frigorifero, al phon, allo scaldabagno).

La presa schuko consente di collegare dispositivi dal grande assorbimento di potenza. Va ricordato che occupa due moduli all’interno del supporto.

Se vuoi saperne di più sulla funzionalità e su quando utilizzare una presa schuko ti invitiamo a leggere il nostro articolo – Presa Schuko o presa normale: quando utilizzare l’una o l’altra?.

Per un ulteriore approfondimento, ecco la nostra video guida esclusiva su come aggiungere una presa schuko a una presa esistente:


Le prese USB

Fanno parte della categoria anche le prese USB, che sono ormai considerate da molti un elemento imprescindibile negli impianti elettrici domestici. Per sapere come si installano, ecco a te il nostro dettagliato video tutorial:


Presa bipasso, le caratteristiche

Abbiamo scritto, in precedenza, che la presa bipasso è tra le più utilizzate nell’impiantistica civile. Perché? Il motivo è semplice. Questo tipo di presa, il cui nome tecnico è P17/11, racchiude in sé due prese in una, con la presenza di fori di dimensioni diverse.

La presa bipasso sostanzialmente un mix tra la presa P10 e la presa P11, con la possibilità quindi di collegare ad essa sia spine da 10 A che spine da 16 A. La messa a terra è invece comune a entrambe le prese.

presa bipasso
La presa P17/11, detta anche bipasso o bivalente è un mix tra la presa P10 e la presa P11

Come si collega una presa bipasso alla rete elettrica?

Collegare una presa bipasso alla rete elettrica può essere un’operazione semplice, ma che può provocare problemi se non si ha una certa maneggevolezza.

Ti invitiamo a seguire passo dopo passo la nostra specifica guida: tutto ciò che c’è da sapere sul collegamento di una presa elettrica. Di seguito un video tutorial dettagliato che può esserti di aiuto nell’operazione:

Come molti sapranno, è possibile anche installare due prese in sequenza. L’operazione, in questo caso, può sembrare leggermente più complessa, in realtà non lo è: trovi tutti i passaggi da seguire nella nostra relativa guida “come si collegano due prese in sequenza“.

Di seguito, il video tutorial dove potrai vedere l’intero procedimento di installazione:


Prese elettriche di diverso colore. Perchè?

Sicuramente ti è capitato di vedere prese elettriche di diverso colore: il motivo è presto spiegato. Avere una serie di prese di un colore diverso da un’altra serie serve a differenziare le varie linee elettriche presenti all’interno di un ambiente.

Per attuare questa distinzione, occorre che, a partire dal quadro elettrico, le linee siano diversificate ed azionate, ognuna di essa, da un magnetotermico. Anche in questo caso, abbiamo realizzato una videoguida apposita per chiarire l’ argomento in ogni suo punto:


Isolare una presa tramite l’interruttore bipolare

Una presa può essere anche isolata dal resto dell’impianto elettrico, tramite l’installazione di un interruttore bipolare che, a seconda delle esigenze, può interrompere il flusso di corrente verso quella determinata presa.

Grazie a questo interruttore, avremo una maggiore sicurezza sul dispositivo che collegheremo alla presa comandata dall’interruttore. Il bipolare infatti, al contrario dell’unipolare, isola totalmente il circuito elettrico. L’installazione di un interruttore bipolare è spiegata passo dopo passo nel nostro video tutorial:


Differenze tra serie civili: come scegliere?

La presa elettrica è uno dei moduli appartenente ad una serie civile. Gli altri elementi sono la placca ed il supporto. Come scegliere la serie civile tra le tantissime presenti sul mercato? Si può partire dalla placca: è l’elemento visibile che viene scelto per la sua conformazione estetica.

Una volta scelta la placca, in base anche al budget prefissato, si passerà a tutto il resto. Bticino, Vimar, Urmet, Abb, Ave, Gewiss: su Elettronew trovi tutte le maggiori serie civili in vendita in pronta consegna, con oltre 3.000 prodotti disponibili.


Dove installare una presa e quante inserirne per ambiente

Il posizionamento delle prese

Per il posizionamento delle prese all’interno di un locale, non ci si può affidare al nostro istinto, oppure prettamente a quella che sarebbe la soluzione migliore per una maggiore comodità nostra. Bisogna, in realtà, rispettare alcune normative di sicurezzapresa bipasso. Almeno una delle prese elettriche deve essere installata in prossimità della porta. Il punto comando per l’accensione/spegnimento della luce deve essere collocato in prossimità della porta (all’interno o all’esterno del locale). Un corretto funzionamento favorisce una maggiore accessibilità alle funzioni di comando e prelievo dell’energia.

Per i più curiosi, all’ interno del nostro blog è presente un articolo dettagliato su “come posizionare correttamente prese e interruttori“.

Il numero minimo di prese per ambiente

Aiutandoci con la Tabella A (guarda foto in basso) della Norma Cei 64-8, possiamo facilmente capire il numero minimo di prese che dobbiamo inserire in un determinato ambiente del nostro appartamento.

Per ogni ambiente non presente in tabella con una voce singola la norma da seguire è (come visibile alla prima riga) di 4, 5 o 6 prese in base ai m2 del locale, mentre per esempio possiamo notare che nell’ingresso è necessaria almeno 1 presa.

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Conclusioni

La presa bipasso, o bivalente che dir si voglia, è quella più utilizzata negli impianti civili. Su Elettronew trovi una vasta gamma delle prese bipasso dei migliori brand, in pronta consegna.


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