Mantenere l’equilibrio interiore è un esercizio che richiede abilità e impegno, ma essere equilibrati con noi stessi è importante per vivere una vita appagante. Uno dei motivi che più destabilizzano il benessere psicofisico sono le relazioni, specie quelle amorose, quando le cose si mettono male tra i due partner.

Quali sono i segnali di una crisi di coppia e come riconoscerli

Partiamo dalle basi. Quando in un rapporto si ha una sensazione, è bene indagarla e non respingerla. Per quanto scomodo e (in certi casi) sofferente possa essere, accettare il confronto quando siamo richiamati all’appello dalla nostra coscienza ne vale davvero la pena. Per il nostro benessere, il nostro futuro e la nostra salute psicofisica. Ma come si riconoscono i segnali che fanno presagire una crisi di coppia?

  • Cercare spesso i propri spazi

Avvertire spesso la necessità di starsene per conto proprio e ricercare continuamente i propri spazi è un valido campanello d’allarme. All’interno di una relazione, è giusto ritagliarsi dei momenti propri senza il partner e goderne a pieno, ma quando questi momenti prendono il sopravvento, è molto probabile che il rapporto non stia andando nella direzione giusta.

  • Disinteresse

Se il divertimento, la spontaneità e il godere dei piccoli momenti insieme, le accortezze nei confronti del partner vengono meno o, in alcuni casi, spariscono del tutto per periodi prolungati significa con molta probabilità che qualcosa nel rapporto si è inceppato.

  • Necessità di mentire

Dire bugie non è cosa buona da evitare il più possibile, ma è anche vero che ci sono due tipi di bugie, quelle bianche, le bugie a fin di bene che, sporadicissimamente possono anche essere ammesse, e poi ci sono le bugie nere, quelle che non si dovrebbero mai dire. In generale, mentire non è un buon segno per il futuro della coppia e vale la pena chiedersi perché si è portati a farlo.

  • Insofferenza e critiche costanti

Dire: “sono arrabbiata con te perché non ti sei occupato di fare la spesa, come avevamo concordato insieme” non è la stessa cosa di dire “sei un disastro. Ti dimentichi sempre tutto e non fai mai nulla per aiutarmi.” Criticare costantemente significa dare sfogo alla rabbia, che viene trasferita sul partner, il quale, a lungo andare può allontanarsi o chiudersi in se stesso, cercando continue vie di fuga. Questo atteggiamento è sempre sconsigliato perché non costruttivo.

  • Gelosia e mancanza di fiducia

Quando la preoccupazione di ciò che fa l’altro diventa ossessiva e la tendenza a esercitare il controllo o essere controllati continuamente, non è considerato un atteggiamento sano per i partner. Dipende dal grado di bisogno di controllare l’altro o viceversa, ma in generale è consigliato parlare con il proprio partner se si avverte un atteggiamento del genere e affrontarlo con consapevolezza. Il rischio è di entrare in un loop che a lungo raggio distrugge la coppia.

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  • Calo del desiderio sessuale

Quando la relazione non funziona, uno dei primi aspetti a vacillare è quello del sesso, sia per la quantità che per la qualità dei rapporti. Il tempo dedicato a fare l’amore diminuisce sempre più fino anche a cessare del tutto. In caso di crisi, la sessualità della coppia diventa uno scenario di scontri e incomprensioni e un modo di ferire l’altro o sentirsi ferito. Ad esempio un partner può sentirsi rifiutato dall’altro oppure non rispettato nei suoi bisogni e il fare l’amore, invece di aumentare il contatto e l’unione tra i due, ne amplifica il senso di solitudine rendendoli ancora più distanti.

  • Tradimento

Il tradimento è un argomento borderline e molto difficile da affrontare. A volte succede in casi fortuiti, anche in assenza di una crisi con il partner, magari avvertendo una forte attrazione per qualcuno che ci troviamo davanti per caso. Ma se il tradimento è una delle cause della crisi di coppia, il partner può essere portato a punire l'altro tradendolo oppure andando a ricercare attenzioni fuori dalla coppia. Se il tradimento fosse la scintilla del conflitto, chi è stato tradito dovrà riflettere e scegliere se sia pronto a perdonare e cercare di ricostruire il rapporto, magari durato anni, oppure chiudere definitivamente la storia d'amore.

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Come superare la crisi di coppia

Perdonare, ricostruire l’intimità, infrangere gli schemi e…una dose massiccia di volontà. Superare una crisi di coppia deve essere fortemente voluto da entrambe le parti perché richiede impegno e dedizione e funziona se si gioca di squadra. Ogni situazione è a sé e se la condizione risulta particolarmente complicata o dopo diversi sforzi non si vedono miglioramenti, il consiglio è quello di valutare di intraprendere un percorso di terapia di coppia. Uno dei primi passi da fare se c’è l’intenzione di migliorare la relazione con il proprio partner è quello di mettere da parte l’orgoglio, riconoscere le proprie colpe e non puntare sempre il dito contro l’altro. Il passato non deve essere ignorato e i problemi nascosti sotto il tappeto, piuttosto è utile ripercorrere le vicissitudini che hanno innescato la crisi, considerarle un punto di partenza per gettare nuove basi e soprattutto perdonarsi, lasciando indietro ogni tipo di rancore. Ad ogni passo è consigliato muoversi con consapevolezza e lucidità nel ricercare e affrontare le cause che hanno portato a interrompere la fluidità del rapporto.

Come capire se è arrivato il momento di lasciarsi?

La volontà è il motore di tutto, è la benzina che fa muovere e smuovere qualsiasi cosa e nelle relazioni, specie quelle della coppia è vitale. Il modo migliore per capire se è arrivato il momento di prendere una strada diversa da quella del partner è porsi la domanda “voglio veramente continuare a vivere questa relazione, con impegno e trasporto?”. La risposta è nella sensazione che sentite subito dopo. A volte il senso di rigetto è così chiaro che non c’è bisogno di indagare ulteriormente dentro se stessi; la cosa più giusta è trovare il coraggio di dire basta. Molte persone rimandano per paura, ma questo atteggiamento, alla lunga, aumenta solo la frustrazione, trascinando le parti in un vicolo cieco. Altre volte è più flebile e non riusciamo a orientarci dentro di noi. Per schiarirci le idee serve andare più a fondo, magari chiedendo il supporto di un esperto.