C’è chi sogna almeno una volta nella vita di mettere i piedi nell’oceano. Ma quando parliamo di oceano non parliamo solo di acqua e di habitat, infatti c'è molto di più da scoprire. Partiamo prima di tutto da quali sono gli oceani più conosciuti, ovvero l'Oceano Pacifico, l'Oceano Atlantico e l'Oceano Indiano. A cui si aggiungono secondo alcuni studiosi quello Artico e il mare che bagna l’Antartide. Queste distese di acqua ricoprono a tal punto la maggior parte di superficie sul nostro pianeta, che gli astronauti le hanno definite come "il Pianeta blu".

Ancora tanto mistero si cela dietro le acque profonde dell’oceano, un luogo non del tutto o non ancora esplorato dall’uomo. Una cosa però è certa, la sua funzione è di vitale importanza sia per la terraferma che chi vi abita. Perché? Prima di tutto perché l'acqua che evapora dall’oceano arriva fino all’atmosfera, si trasforma in precipitazioni piovose e ritorna al suolo, per poi grazie ai fiumi ritornare al mare stesso: stiamo parlando del fenomeno prende il nome di "Ciclo dell’acqua". E poi bisogna ricordare che l’acqua sul nostro pianeta ha anche il compito di assorbire il calore del sole e regolare le temperature, senza contare che dal mare arriva una grande fonte di sostentamento alimentare.

Il mondo sottomarino è infatti popolatissimo da esseri comparsi addirittura oltre 3 miliardi e mezzo di anni fa. Non parliamo solo dei pesci ma di un vero e proprio ecosistema con regole proprie. Mai sentito parlare del fitoplancton? Bè questo è alla base della catena alimentare sottomarina e contribuisce alla produzione di ossigeno per permettere la sopravvivenza delle specie acquatiche.

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Photo by Ant Rozetsky on Unsplash

Oceano: miti e leggende

La mitologia greca ci ha insegnato ad associare ad una figura un elemento e da queste allegorie non potevamo di certo escludere l’oceano. Secondo gli Antichi greci, il suo nome era legato a quello di una divinità ed era figlio del cielo e della terra. Tra i primi a farne menzione Omero ed Esiodo, anche se con una visione diversa. Oceano era la divinità che aveva dato origine ad ogni cosa, era il dio fluviale che con la sua forza scavava nella terra e la nutriva, si trasformava al tempo stesso in cascate e torrenti. Le sue limpide e chiare acque erano un rituale propiziatorio per le spose prima delle loro nozze, in più permetteva a chi lo desiderava di trovare ristoro e refrigerio.

Il ricordo in altri scritti antichi si deve a Pindaro ed Eschilo. L’immagine di Oceano, di cui si conservano ancora testimonianze, lo raffiguravano come un uomo anziano e con la folta barba circondato da pesci o con chele di granchio tra i capelli. Nella cultura pagana e cristiana ci sono ancora molti esempi, alcuni li conosciamo meglio di altri come la famosissima Bocca della Verità di Roma, un antico tombino per raccogliere le acque piovane, a cui successivamente fu dato il potere di oracolo e posto in verticale nel pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin alle spalle del Circo Massimo. Sempre nella Capitale un altro capolavoro scultoreo è la settecentesca Fontana di Trevi, in cima alla quale svetta la statua del dio Oceano racchiuso in una nicchia.

Oceano, una continua fonte di ispirazione

Non solo affreschi, non solo mosaici e non solo sculture hanno tratto ispirazioni dalla figura di Oceano. Il “cuore dell’Oceano” non ricorda niente? Da Titanic a la Leggenda del pianista sull’Oceano moltissimi capolavori del cinema hanno e continuano ad averlo come tematica principale. Sarà che l’alone di mistero da cui è avvolto, le sue immense distese a perdita d’occhio e le storie e le vicende del passato hanno caricato ancor più di fantasia la creatività di scrittori e registi, ma anche tutti i sognatori e gli esploratori. Basti ricordare il più che celebre Cristoforo Colombo con la sua prima e testimoniata traversata transoceanica. Pensare che cercava l’Asia e ha trovato nel 1492 le Americhe.

Carte nautiche, storie di marinai e pirati, tutto ha fatto sì che l’idea della scoperta e del mito accrescessero decennio dopo decennio la voglia di partire alla volta dell’ignoto. Ora tutto, o quasi, è stato scoperto ma c’è ancora molto da fare. In tempi recenti l’attenzione si è trasferita più che sulla conoscenza alla tutela e alla salvaguardia di uno dei beni più preziosi che l’uomo possiede. Persino gli antichi avevano compreso l’importanza vitale trasformandolo in una divinità e ci avevano visto lungo. A distanza di secoli, molti fattori compromettono la salute dell’oceano e a questo non si dovrebbe rimanere indifferenti.

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