Quante sono le specie di esseri viventi che popolano il nostro pianeta? Gli scienziati hanno stimato che nel mondo esistono circa 8.7 milioni di specie di piante e animali. L’uomo, che rappresenta lo 0,01% del totale, ne ha scoperte e identificate finora 1.2 milioni, per la maggior parte insetti. Questa stima da una parte ci dà una misura di quante sono le varietà non ancora individuate dall’uomo e dall’altra ci permette di intuire la complessità degli ecosistemi e l’importanza della biodiversità. La biodiversità è definita come la varietà di tutte le forme di vita presenti sulla Terra.

In una relazione Onu, gli studiosi hanno lanciato un allarme di estinzione per circa un milione di specie, che rischiano di scomparire dal nostro pianeta entro qualche decennio.

Ogni anno lo IUCN (International Union for Conservation of Nature) compila la Lista Rossa degli animali in via di estinzione e la velocità di scomparsa delle specie è aumentata di circa cento volte rispetto al passato.

Tra le organizzazioni più conosciute e impegnate sul fronte della protezione degli animali in via d’estinzione c’è il WWF, che da oltre sessant’anni si occupa della salvaguardia della biodiversità.

Ma quali sono gli animali in via d’estinzione? Elencarli tutti sarebbe impossibile, ma ecco una lista di dieci animali che potremmo non vedere più sul nostro pianeta nel giro di qualche decennio.

Due animali marini in via d’estinzione: la foca monaca mediterranea e la balenottera azzurra

L’inquinamento è una delle prime cause della scomparsa di specie animali, soprattutto nel caso delle specie marine, dato che la qualità delle acque dei mari e degli oceani è andata peggiorando sempre più nel corso degli anni.

Tra gli animali in via di estinzione a causa dell’inquinamento dei nostri mari ci sono la foca monaca mediterranea e la balenottera azzurra.

Animali in via di estinzione nel Mar Mediterraneo, la foca monaca mediterranea

La foca monaca mediterranea è un mammifero della famiglia delle foche, una specie minacciata di estinzione di cui oggi esistono circa settecento esemplari.

Oltre al problema dell’inquinamento, la foca monaca ha subito numerose ingiustizie da parte dell’uomo che per molto tempo l'ha cacciata e perseguitata. Ad oggi questo animale sopravvive in pochi esemplari in Grecia, Croazia, Turchia, Marocco e Mauritania. Occasionalmente vengono avvistati individui in solitaria, dispersi lungo le coste dei paesi mediterranei.

La balenottera azzurra, un gigante in pericolo

La balenottera azzurra è uno straordinario mammifero, il più grande animale presente nel nostro pianeta con i suoi ventisei metri medi di lunghezza e le sue centocinquanta tonnellate di peso. Pur avendo una dimensione mastodontica che la fa apparire invincibile, la balenottera azzurra subisce attacchi da parte dell’uomo su tanti fronti: quello della caccia, che sebbene dichiarata illegale, continua in alcuni paesi ad essere praticata; gli strumenti della pesca intensiva come reti e grandi navi tra cui le balenottere restano impigliate o da cui vengono ferite; infine il cambiamento climatico che sta modificando la temperatura delle acque sempre di più disorientando questo animale, mettendolo in pericolo di estinzione.

Specie in via d’estinzione nel mondo: dalla savana alla foresta al polo nord

Quasi tutti gli ecosistemi del nostro pianeta sono messi a rischio dall’attività umana. La riduzione della biodiversità fa sì che inizino a saltare gli equilibri che si sono creati nel corso del tempo negli habitat più diversi. Ecco perché correre ai ripari è fondamentale, per evitare la scomparsa di un numero sempre maggiore di specie animali.

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Bertrand Godfroid / EyeEm//Getty Images

Gru coronata grigia, una specie in pericolo per lo IUCN

Questo straordinario volatile originario delle regioni meridionali e sud-orientali del continente africano è minacciato dalla presenza sempre più massiccia dell’uomo. La bonifica delle zone paludose, l’uso di pesticidi per la coltivazione, gli incendi e l’uso agricolo dei terreni, la costruzione di infrastrutture come le dighe che causano cambiamenti del regime idrologico e il traffico di animali vivi e la caccia, sono alcuni degli eventi che hanno messo questa specie in pericolo di estinzione.

La Zebra di Grevy, un manto prezioso a rischio

Le zebre di Grevy sono animali in via di estinzione, la cui presenza è concentrata per lo più in Kenya. Ad oggi ne sono rimaste circa 2.400. Con un peso di circa 450 kg per ogni esemplare, la Zebra di Grevy è il più grande animale selvatico della famiglia dei cavalli. Molti sono i pericoli che la riguardano, soprattutto legati agli allevamenti intensivi, alla gestione delle risorse idriche dedicate alle colture umane nei territori abitati da questo animale.

Tra gli animali più rari al mondo, il bradipo pigmeo

Il bradipo tridattilo pigmeo è una delle specie più rare e a rischio di estinzione: in un censimento degli ultimi anni sono stati trovati circa 100 esemplari. Questo simpatico mammifero dallo sguardo sornione è originario di un’isola che appartiene a Panama, Escudo de Veraguas. Scoperto nel 2001, è più piccolo e più indifeso dei bradipi di terraferma e vive sulle mangrovie dell’isola, che negli ultimi anni sono state decimate dai pescatori del luogo, che a causa di lacune legislative sfruttano il territorio senza nessuna limitazione.

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Animale iconico del continente australiano, il koala

Gli incendi dello scorso anno nel mondo hanno devastato numerosi ecosistemi e in Australia diciannove milioni di ettari di foreste sono stati distrutti, come riporta il WWF. Gli incendi hanno ucciso oltre tre miliardi di animali e il numero degli esemplari di koala si è drasticamente ridotto. Questi piccoli mammiferi si adattano con difficoltà ad altri ambienti e la diminuzione delle risorse alimentari, l’aumento della co2 che riduce la qualità nutritiva delle foglie di eucalipto, la caccia per la pelliccia e malattie che si diffondono tra gli esemplari, rendono il koala uno degli animali a più alto rischio di estinzione.

Gli ambienti polari sempre più a rischio: l’orso polare una specie vulnerabile

L’aumento della temperatura globale sta rendendo sempre più fragili gli ambienti polari, rendendo più grave la minaccia di estinzione per gli animali che li abitano. Tra questi c’è sicuramente l’orso polare, che ha bisogno del ghiaccio marino per potersi muovere e cacciare. Lo scioglimento di questi ghiacci al ritmo che seguono attualmente causerà una riduzione drastica del numero di orsi polari. Secondo l’organizzazione Polar Bears International, il numero di esemplari dislocati nella baia di Hudson, in Canada, negli ultimi trent’anni ha subito una riduzione del 30%.

E in Italia? Animali in via d’estinzione nella nostra penisola

Quando si parla di inquinamento e cambiamento climatico si tende sempre a pensare a un fenomeno che riguarda luoghi lontani. In realtà subiamo ogni giorno gli effetti di questi eventi e lo stesso vale per gli animali con cui condividiamo i territori della nostra penisola. Anche alcune specie autoctone dell’Italia sono in via d’estinzione, tra cui anche l’orso marsicano, l’aquila del Bonelli e la caretta caretta.

Orso Bruno Marsicano, il cugino dell’orso bruno comune rischia l’estinzione

L’orso bruno marsicano è in pericolo d’estinzione, dallo IUCN è segnalato in pericolo critico. Si tratta di una sottospecie di orso bruno che vive sulle montagne dell'Italia centrale. Si stima che ad oggi siano ancora in vita circa cinquanta esemplari tutti concentrati nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le principali cause di estinzione sono da una parte la riduzione delle foreste e dei boschi che ha portato a un isolamento degli esemplari superstiti e in secondo luogo dei casi di uccisione illegalmente volontaria o per incidente, nonostante sia una specie protetta.

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Heitor Malzone / EyeEm//Getty Images

Aquila del Bonelli, un rapace in difficoltà

L'aquila fasciata, detta anche del Bonelli, prende il nome dall’ornitologo italiano Franco Andrea Bonelli. Quest’aquila è diffusa in Africa, Europa, Asia meridionale ma in Italia è considerata dallo IUCN una specie in pericolo d’estinzione e la sua sopravvivenza è a rischio elevato.

In particolare i pericoli che riguardano questo rapace sono rappresentati dal bracconaggio, dall’incontro incidentale con le linee elettriche e dalla presenza umana sempre più incombente nel suo habitat naturale. In Italia gli esemplari sono dislocati quasi tutti in Sicilia.

Caretta caretta, la tartaruga che rischiamo di non avere più nei nostri mari

La caretta caretta è la tartaruga marina comune, la più diffusa nel mar Mediterraneo. È uno degli animali più a rischio di tutto il bacino del Mediterraneo. Nella lista rossa degli animali in via d’estinzione dello IUCN è una specie vulnerabile, perché minacciata dall’inquinamento marino, dalla scarsità di luoghi adatti alla nidificazione, dallo scontro con le imbarcazioni e dalle terribili reti a strascico e altre tecniche di pesca intensiva che danneggiano gli ecosistemi marini.