Gli inglesi commenterebbero con un cortesissimo "Nice try". Della serie: ci hai provato, hai osato e lodiamo il tuo coraggio. E di certo, di coraggio, Alessia Marcuzzi ne ha avuto parecchio. L'ex padrona di casa de Le iene (nonché di mezzo quintale di reality show) ha lasciato due anni fa Mediaset in cerca di una nuova "sé televisiva": si è presa del tempo, ha traslocato in Rai e, una volta arrivata sotto il cavallo di Viale Mazzini, non ha chiesto ai vertici pubblici un programma sicuro. No: lei ha voluto sperimentare, cambiare tutto, fare quello che non aveva mai osato prima. Ha cercato, per l'appunto, quella nuova se stessa televisiva, che fosse più fedele alla Marcuzzi reale. Per di più ha fatto tutto questo scegliendo una rete complessa come Rai Due. Ha avuto fegato, non c'è che dire. Purtroppo però il risultato non è stato all'altezza dei buoni propositi: il suo nuovo show Boomerissima ha esordito con 1,3 milioni e il 7,3% di share. Per carità, sempre meglio del 2% a cui è ormai abituata Rai Due, ma resta comunque una media discreta, soprattutto se si considera il budget stanziato e gli ospiti di ampio richiamo (Fiorello compreso in apertura di puntata).

Ecco cosa ha funzionato, e cosa decisamente meno, di Boomerissima.

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Boomerissima, i buoni propositi

Con Boomerissima Alessia Marcuzzi fa punto e a capo con il mondo dei reality. Di trash, in questa puntata, ce ne è infatti davvero poco: l'unica caduta di stile è stata la rassegna del calendario sexy di Marcuzzi, pubblicato negli anni 90 e riproposto, su Rai Due, dall'ospite Luciana Littizzetto. Tra tutte le foto che potevano scegliere, hanno sparato su grande schermo l'immagine di Alessia nuda sulla spiaggia, con i seni dorati, e marmorei, in primo piano. Non è stato esattamente il massimo, visto che l'orario era ancora da fascia protetta e l'auspicio di Marcuzzi era che il suo show fosse visto dalle famiglie insieme ai propri figli. Con quelle sequenze, avranno dato parecchie grane ai genitori in ascolto... Al netto di questo scivolone, il clima era però sempre goliardico: da festa di paese, più che da nomination imminenti. Anche le rivalità tra le due squadre di vip, ossia Boomers vs Millennials, erano così posticcie da essere chiaramente scherzose. Per una volta, in tv, si è giocato insieme e non uno contro l'altro. E no, non è poco.

Boomerissima, il look

Lasciatecelo dire: i look erano davvero da urlo. Noi stiamo ancora cercando, su ebay, il corsetto nero di Claudia Gerini: rigido e lucidissimo, è destinato a fare tendenza, così come i pantaloni black di Sabrina Salerno. Quando entra in studio, cantando Boys boys, non ce n'è per nessuno: ha una presenza scenica degna di Damiano dei Maneskin, il fisico da ventenne (diteci chi è il suo chirurgo, o il personal trainer, perché qualcuno deve per forza aver aiutato Madre Natura) e la voce suadente. Quel tormentone, poi, finisce per ficcarsi nella tua testa: "boys, boys, boys, nannna nanna nà". Forse potrebbe tornare virale come il T'appartengo di Ambra a X Factor. Forse. Bocciato invece il bomber - ma pure la tuta e le scarpe - di Francesco Facchinetti: va bene fare l'alternativo, ma si può esserlo senza prendere per forza solo il peggio che c'è nell'armadio. Tra l'altro, prima o poi bisogna arrendersi all'evidenza di non avere più 20 anni e vestirsi di conseguenza. Da rivedere anche la tutina verde di Elettra Lamborghini: faceva un po' effetto marziano, senza valorizzarla come invece avrebbe meritato.

Il gap generazionale che non c'è

Ma veniamo all'anima del programma. Boomerissima è un game - varietà che si propone di stabilire quale annata è stata più bella e più meritevole di memoria. Si vuole insomma cavalcare lo scontro generazionale, come ha spiegato la stessa conduttrice in conferenza stampa e poi anche a inizio puntata. Parlando con suo figlio Tommaso Inzaghi, si è trovata a disquisire su "quello che andava ai nostri tempi". Bene. Allora però spiegateci perché, di giovani, non c'è traccia in studio, così come di boomer. Tecnicamente quest'ultimi sono gli over 50 mentre i quarantenni rientrano nella Generazione X. "Lo so, però abbiamo voluto allargare la fascia perchè per i ragazzi chi ha 40 anni è già boomer", ha spiegato Marcuzzi. A questo punto, però, dateci almeno dei veri giovani: non crederete davvero che i trentenni siano dei ragazzini? Suvvia. Per giovani si dovrebbe intendere gente tra i 18 e i 25 anni al massimo. Invece in studio c'erano il campione olimpico Gianmarco Tamberi (30 anni), la cantante Elettra Lamborghini (28 anni), Tommaso Zorzi (età 27 anni) e l'attrice Valentina Romani (26). Risultato: la gara si è consumata tra gente la cui differenza d'età è di dieci, quindici anni...

Il caos regna sovrano

Va bene divertirsi, non mettere freni al proprio entusiasmo e sperimentare. Anzi, questo clima chiassoso e colorato non dispiace affatto. Però, diamine, date uno straccio di struttura allo show. In Boomerissima si passa da una gara all'altra, così come dallo studio alla "casa" di Marcuzzi sempre sull'onda dell'entusiasmo, senza una precisa motivazione narrativa. Per carità, può essere una soluzione stilistica: non lo mettiamo in dubbio. Di certo, però, sembrava di correre sulle montagne russe. Inoltre i riferimenti autoriali sono troppi: Boomerissima mixa Stasera tutto è possibile con I migliori anni, aggiungendo anche una spruzzata di Meteore. Sui social c'è chi ha parlato di programma Frankestein: la definizione è un po' eccessiva ma, di sicuro, c'è un problema di identità autoriale.

Effetto nostalgia

A salvare in corner Boomerissima è però l'effetto nostalgia. L'amarcord è un ingrediente tv che ha il potere di inchiodarti al divano: non importa quanto sia brutto il bomber di Facchinetti, o senza senso alcune ospitate, ci scenderà comunque una lacrima nel rimembrare i bei tempi andati. E alla fine quel telecomando, poggiato accanto a noi sul divano, non lo sfioreremo. Azzeccatissima quindi la sigla iniziale di Boomerissima, che omaggia le Spice Girl: appena è partita la musica abbiamo tutti pensato "Marcuzzi santa subito". Magnetica - ma non poteva essere altrimenti - anche la lunga ospitata di Max Pezzali che ci riporta indietro ai tempi del liceo con Sei un mito, Nord Sud Ovest Est e Come mai.

Marcuzzi ballerina

Il suggerimento sarebbe arrivato direttamente dal direttore del Prime Time Rai Stefano Coletta. Lui le avrebbe detto: "cara Alessia, non limitarti a condurre, ma proponiti come performer". Tradotto: balla e canta. Lei si è così affidata al coreografo Luca Tommasini per il ballo, e al playback per la musica. Il risultato non è stato memorabile. La nostra deve decisamente migliorare con il sync ossia nel muovere le labbra a tempo di musica, per fingere di cantare. Quanto al ballo, ce la mette tutta ma l'effetto era molto in stile Ballando con le stelle. Non osiamo immaginare quale voto le avrebbe dato Selvaggia Lucarelli...