Omaggio a Chagall

 

..."E' comprensibile che in questo senso Giossi abbia prediletto dichiaratamente un maestro quale Chagall, difficilmente rubricabile nelle poetiche del Novecento. E ne abbia scrutato iconologicamente la pittura come esempio ulteriore di una misura del cielo. Come abitante del cielo. Condividendone infine il colloquio saturnino tra la luce e il mondo; un mondo evidentemente irreale e miracoloso, che si serve ancora degli avanzi della mitologia. Eppure più di Chagall ciò che sembra serpeggiare oltre il cominciamento espressivo di Giossi nella sua educazione allo sguardo e all'estasi è certamente un'altra figura complessa e sfuggente, ossia l'ombra di Tancredi"...

 

Fulvio Abbate 1990