Film come Space Jam, personalità del calibro di LeBron James, Michael Jordan o lo scomparso Kobe Bryant e gli spettacolari incontri NBA da gustare nel cuore della notte non lasciano dubbi: tra tutti gli sport di squadra, il basket è uno dei più entusiasmanti. Capace di ammaliare i fan di tutto il mondo con picchi di testosterone, stile e look degli atleti, questa disciplina è riuscita a creare dietro di sé un seguito di adepti fedeli, tanto che non stupisce il numero sempre crescente di giovani che decidono di buttarsi nella mischia preferendolo al calcio. Ecco allora com’è nato questo gioco, un vademecum di base su regole e ruoli, e tutti i benefici di due ore di allenamento che porteranno gli indecisi a chiedersi: «Dove devo firmare?».

Com’è nato il basket?

Le origini del basket sono da ricercare nella città di Springfield allo scadere dell’Ottocento: è nel 1891, infatti, che il medico e insegnante di educazione fisica James Naismith decise di creare un nuovo gioco per abbinare stimoli allenanti e divertimento. Poco più di cinquant’anni dopo, negli Stati Uniti nacque la federazione che ancora oggi organizza il campionato più spettacolare del mondo: la National Basketball Association più famosa come NBA che, nel 1946, aveva l’obiettivo di raggruppare le prime squadre professionistiche e far conoscere il neonato sport al grande pubblico.

Grazie a un accurato mix di fisicità, intrattenimento e modifiche al regolamento create per rendere i match più appassionanti, la disciplina ha poi iniziato a prendere piede in tutto il mondo: riconosciuto come sport olimpico a partire dai Giochi di Berlino 1936, ancora oggi le partite tengono gli appassionati incollati allo schermo e riempiono i palazzetti di qualsiasi città.

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Il regolamento del basket

Il successo del basket è in gran parte dovuto alla semplicità del suo funzionamento: due squadre schierano cinque giocatori in campo che, all’interno di quattro periodi da dieci minuti di gioco l’uno, hanno il compito di segnare quanti più canestri possibili. Per riuscirci, gli atleti si avvalgono di alcuni fondamentali: il palleggio (poiché il pallone non può essere tenuto fermo in mano, ma deve continuare a rimbalzare a terra), il passaggio tra compagni e il tiro in direzione dell’obiettivo. Oltre a questi ci sono poi altre variazioni come il tiro in corsa (il famoso terzo tempo), la schiacciata, l’alley-oop, il canestro a rimbalzo, il blocco, il pick&roll, il tap-in e il tap-out: tutte tecniche nate nel corso degli anni man mano che le capacità fisiche e atletiche dei giocatori si sono sviluppate rendendo possibili evoluzioni sempre più complesse.

Il tutto avviene all’interno di un campo che misura complessivamente 28 x 15 metri in Europa e 30 x 17 metri nella NBA; il canestro è agganciato a un tabellone a 305 centimetri di altezza; il pallone, nei campionati maschili, ha un diametro di 25 centimetri e un peso di 753 grammi. Ovviamente, vince chi ha messo a segno più canestri allo scadere del tempo e ogni tiro può valere 1, 2 o 3 punti a seconda della distanza da cui viene effettuato.

I ruoli nelle squadre

Nella sua versione originale e fino agli anni Cinquanta, i singoli giocatori di una squadra di basket potevano assumere solo tre ruoli: guardia, ala e centro. Oggi, tuttavia, le cose sono decisamente cambiate e ogni componente del team ricopre una propria posizione con funzioni ben specifiche: il playmaker è solitamente veloce e ambidestro in modo da avere maggiore controllo sul pallone e poter impostare il gioco in base alle situazioni; ci sono poi la guardia tiratrice (specializzata nel tiro), l’ala piccola (in grado di marcare stretto tutti gli avversari), l’ala grande o forte (di solito il più alto) e il centro o pivot (spesso il più pesante e piazzato, gioca spalle a canestro).

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Nagy Melinda / EyeEm//Getty Images

Quali benefici apporta il basket a chi lo pratica

Che venga praticato all’interno di una squadra iscritta a un campionato ufficiale o sul cemento del campetto di un parco di paese, un allenamento di basket è in grado di apportare molteplici benefici sul corpo e sulla mente dei giocatori. Il primo è senza dubbio un miglioramento della resistenza muscolare: gli sforzi di questo sport sono molto brevi e caratterizzati dal altissima intensità, similmente a quanto avviene in sala pesi; vengono poi impiegate sia braccia che gambe e ciò rende la disciplina completa e full body. Una partita di pallacanestro, inoltre, costituisce un ottimo stimolo aerobico poiché è necessario correre da una parte all’altra del campo per un periodo di tempo prolungato: ciò migliora l’attività del cuore e la salute cardiovascolare. Come tutte le attività sportive, inoltre, anche il basket permette di produrre endorfine, scaricare lo stress e uscire dalla palestra con una diffusa sensazione di benessere. Infine, si tratta di uno sport di squadra che crea senso di comunità e appartenenza, occasioni di socialità e possibilità di conoscere nuove persone instaurando così legami arricchenti e scambi stimolanti.