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David Bowie, a una settimana dalla morte, è arrivato primo nella classifica statunitense di Billboard, per gli album più venduti, con la sua Black Star. Non poteva essere che questa la chiusura, a una settimana dalla morte del grande musicista. Se The next day del 2013, infatti, era arrivato secondo, Station to station era arrivato terzo nel lontano 1976, Let’s Dance quarto nel 1983, e poi di nuovo negli anni Settanta, con Diamond Dogs, David Live e Young Americans, che non avevano però mai raggiunto il podio. Miracoli del trapasso, ci viene da dire cinicamente.
Una nuova notizia, però, è arrivata a turbare il cuore dei fan, dopo il comunicato degli scorsi giorni in cui si è letto della cremazione a New York e della relativa sepoltura in terra americana – scontentando tutti i britannici. Il luogo dove Bowie riposerà sarà noto solo ai famigliari, e così nessuno potrà andare a rendere il proprio personale omaggio sulla tomba del mito: «Come il suo amico Freddie Mercury, David ha deciso che vuole essere ricordato per quanto fatto nella sua vita e non come un monumento», ha riferito al Mirror la moglie Iman.