Chiacchiera
Avatar StrongerThanTime
15 Agosto 2021 - 4.560 visualizzazioni
AL CONCERTO DI FERRAGOSTO.

[Principessa ed io avevamo passato la nottata in spiaggia per il Ferragosto e, dopo esserci svegliati e io aver visto Madonne (vedi episodio precedente), e dopo aver assistito allo spettacolo dell'alba sul mare e fatta, con calma, la colazione, ci siamo piano piano avviati per andare ad assistere al concerto di Ferragosto. Questo evento si tiene ogni anno il 15 di agosto tra le montagne e in uno scenario da favola. Dall'anno scorso, per via di restrizioni, non è possibile assistere come pubblico, ma solo su invito. Fortunatamente, Principessa, che è al Conservatorio, conosce uno dei maestri che organizzano l'evento ed è riuscita ad ottenere un pass per me e per Lei. Il tragitto non sarà breve, ma ne vale la pena, sia per il paesaggio che si attraversa, sia per la meta finale del concerto che è sempre un piacere assistervi. Principessa ama la musica, sia ascoltarla che suonarla, infatti suona diversi strumenti come clarinetto, pianoforte, la chitarra e, ogni tanto si cimenta con il violino che, però, è specialità del fratello. Durante il viaggio abbiamo incontrato paesini e valli, passi e fiumi e di ognuno siamo andati a documentarci sul web per conoscerne i nomi e le storie. Un viaggio a tutta coltura, insomma. Ma io e Principessa siamo curiosi di natura e ogni volta che possiamo imparare non ci
facciamo sfuggire l'occasione. Dopo buone tre ore di viaggio, siamo quasi saliti su in cima alla montagna dove si terrà il concerto...]
- Lei: Miky, ma vedi che posti meravigliosi abbiamo in Italia? Io ho l'imbarazzo della scelta su dove mi piacerebbe stare, almeno soltanto per un periodo di vacanza... [guardando il panorama fuori dall'auto mentre percorriamo gli ultimi tornanti]
- Io: Principessa hai proprio ragione, ci sono posti che neanche conosciamo e sono dei presepi, dei gioielli da preservare e da vivere su questi monti che sembrano usciti da un racconto di fiabe. [imbocco una via stretta e ripida mentre il navigatore ci informa che siamo a soli 100 m dall'arrivo. Infatti si vedono le auto parcheggiate, molte di enti pubblici e di personalità importanti.]
[Parcheggiamo e veniamo accolti dall'hostess che si occupa di noi spettatori privilegiati e ci indica il percorso da fare e il nostro posto a sedere. Incrociamo anche il maestro del conservatorio e lo salutiamo. Ci sediamo in seconda fila, siamo sotto al sole, certo non potevano mettere un tendone per via delle riprese televisive, ma non importa. Ciò che importa è la felicità di Principessa che è la prima volta che assiste a questo concerto. Il suo sorriso è impagabile, sembra una bambina in un negozio di bambole, o di peluches perché Lei li adora. Ci rinfreschiamo un po' al bar del posto, che è un un santuario molto bello, del resto come tutti i santuari che trasmettono attraverso le loro mura la religiosità acquisita da centinaia di anni di preghiere di fedeli e monaci. Poi ci avviamo verso la platea da dove assisteremo al concerto]
- Lei: Ci voleva proprio questo succo di frutta e tu un caffè che è dalle 5:00 che sei senza bere e mangiare [sorrisino e mi aggiusta la cravatta guardandomi come una micetta con occhioni grandi grandi]
- Io: Ehi, non guardarmi così! [Serio divertito] Mi fai ridere e poi faccio rumore in questa oasi di pace [sorriso, poi le do un bacetto sulla fronte e lei chiude gli occhioni per un istante].
- Lei: E come dovrei guardarti, Merluzzetto?! [con fare provocatorio di sfida ma divertente]
- Io: [Sorriso] Così, come mi guardi e come mi hai guardato ora [pausa] è troppo bello vederti con quegli occhi sgranati e poi intenta ad aggiustarmi la cravatta o il colletto della camicia [sorriso].
- Lei: [Poi fa un balzo indietro, nonostante i tacchi, e ridendo inizia a camminare a passo lungo, poi si gira...] Miky... muoviti? Stai sempre un passo dietro di me! [eh, come il Principe Filippo con la Regina Elisabetta, penso, tu sei Principessa, io il tuo umile servo...]
[Percorso qualche passo, da dietro a noi sentiamo correre. Ci giriamo. Ci fermiamo. è la hostess che gestisce gli ospiti che ci veniva incontro... arrivata da noi...]
- Hostess: Per caso è Lei Principessa? [con una voce affannata dalla corsa]
- Lei: [Prima mi guarda interrogativa, poi...] Sì, sono io, mi dica, le serve qualcosa?
- Hostess: C'è stato un imprevisto che potrebbe mandare a monte il concerto... [pausa]
- Io e Lei: [insieme] Cosa?! [preoccupati]
- Hostess: La pianista dell'orchestra non potrà venire in tempo e se non viene saremo costretti ad annullare tutto. Il maestro che l'ha riconosciuta all'ingresso e la conosce, mi ha detto di venirla a cercare per chiederle di sostituire la pianista. E' una questione davvero delicata, se non dovesse accettare tutto salta e sarà una catastrofe d'immagine ed economica. [preoccupata]
- Lei: [Senza batter ciglio] Dove devo andare per salire sul palco? Poi mi servono almeno due minuti per riscaldare le dita perché è un po' che non suono, ma sono sicura di farcela! [impettita mi guarda per un parere, non necessario, ma sempre gradito. Ed io, non posso che darlo positivo, non per il concerto in sé, ma per il fatto che Principessa adora suonare. Al concerto, da pianista! Il massimo per Lei!]
- Io: Ti accompagno e poi mi vado a sedere al posto per assistere alla tua esibizione. Che emozione! [sorriso soddisfatto]
- Lei: Miky, tienimi la borsetta e... vabbè questo lo tengo con me... no tienilo tu pure il telefono non mi serve...
[Ci siamo quasi. Tutti gli spettatori, tranne Principessa che è sul palco come pianista, sono al loro posto e stanno per entrare i musicisti dell'orchestra, compresa Lei.]
[Inzia il concerto, ma, a dire il vero, non ascolto, ma guardo Principessa assorta nel suo ruolo di pianista...]
- Io: [Nella mia mente] Questa cornice naturale è meravigliosa per racchiudere la meravigliosa esibizione di Principessa che sembra lo faccia come sua professione, mentre Lei è una scienziata. [ad un certo punto, Principessa, senza dare nell'occhio si sfila le scarpe e si vede appena, ma forse sta più comoda a premere i pedali del pianoforte] Quella musica che riesce a tirar fuori da legno e corde e qualcosa di spettacolare ed io non sento gli altri strumenti mi sto concentrando solo sul pianoforte. La vedo, seria, impegnata ma soddisfatta e si muove con quelle mani che sembrano ballare. Quanta strada abbiamo fatto insieme, non per venire qua, ma per arrivare "a noi" a quella entità in cui due persone non si annientano ma si completano e danno il meglio di sé per l'altro e l'altra. Una strada difficile e impervia abbiamo percorso io e Principessa, ma ci siamo riusciti ad arrivare sulla vetta di un sentimento reciproco fatto di attenzioni, rispetto e gentilezza, nonché educazione e, non ultimi per importanza di amicizia e amore reciproci. Suona Principessa [ogni tanto mi fa un sorriso accennato e anche io la incoraggio, ma non ho nulla da incoraggiare, è favolosa al pianoforte] ti vedo contenta e questo è tutto quel che desidero, nulla più.
[Dopo circa un'ora, il concerto finisce e io posso riabbracciare Principessa. La raggiungo veloce e Lei mi si butta al collo mettendo la testolina sulla spalla, poi mi guarda, visibilmente stanca...]
- Lei: Miky... come sono andata? [aspettando una mia risposta]
- Io: Tu sei andata benissimo, gli altri non so dirtelo [sorriso mio]
- Lei: [Interrogativa] In che senso Miky?
- Io: Principessa, ho ascoltato solo te, gli altri? C'erano altri? [sorriso]
- Lei: [Divertita] Miky... SCEMO !! [urlando, che gli altri si girano]
- Io e Lei: [Risate]
[Principessa ancora scalza e gli altri che ci guardavano ridere esterrefatti e disorientati. Ma a me e a Principessa CHE CE NE IMPORTA DEGLI ALTRI!!]

Miky.

Dedica a K55.
Leggi tutto...
Vaccata