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Sconsolata, solo a metà

Simpatica e brillante nonostante denti disordinati e parecchi chili di troppo. Tra strafalcioni linguistici, dosi massicce di autoironia e qualche concessione al sentimento, Annamaria Barbera ovvero "Sconsolata" prova a consolarci raccontando il mondo nella sua semplice e tragica quotidianità.

Bridget Jones d'Italia

12.04.2007 - Autore: Rossana Cacace
Misure ideali? 90-60-90, anche se qualche strappo alla regola è concesso. Altezza? Rigorosamente al di sopra dei 175 cm. Gambe lunghissime, seno morbido, bionde, rosse o more poco importa. Così sono le donne più inseguite e desiderate.   Nel frattempo è arrivata con la potenza di un uragano e la complicità di un pubblico fatto sia di donne che di uomini, il fenomeno mediatico dell’anno, la Bridget Jones d’Italia, Anna Maria Barbera, in arte Sconsolata.   Veste in tailleur o abitino nero, con ampia scollatura e altrettanto ampio spacco quasi inguinale, indecisa sul trattenere o meno le sue forme debordanti. Come direbbe il personaggio che l’ha resa celebre, “la classe non si sciacqua”.   Che la si ami, la si odi o la si ignori non se ne può negare il successo. Torinese di origini pugliesi e romagnole, cabarettista di ”Zelig” suo trampolino di lancio, autrice dei suoi testi, Annamaria conquista perchè affronta la vita “di petto”, con grinta ed ironia, senza dimenticare sensibilità e poesia. Il personaggio di Sconsy nasce, come lei stessa ha dichiarato, dall’esperienza di una vita non facile, dalla fatica di fare la spesa e delle riunioni condominiali.   Conquista ancora di più la pazienza con cui rimane a firmare gli autografi per gli ammiratori. Antidiva per eccellenza, chiude un’occhio, spesso tutti e due, sulla grammatica italiana e la dizione. I suoi personaggi sono spontanei e nello stesso tempo frutto di studio accurato. La sua comicità è fatta di strafalcioni linguistici e doppi sensi, arte suprema di Totò, e di accenti dialettali marcati. Sconsolata parte con i suoi monologhi spiazzanti e nessuno la ferma più.   La carriera inizia a Firenze quando vince una borsa di studio per la Bottega Teatrale di Gassman. Con Giorgio Albertazzi la rivisitazione di “Amleto”, tanto teatro su e giù per la penisola, poi l’approdo a ”Zelig” dove dal 2002 veste i panni di Sconsolata.   Il suo libro Sono stata spiegata? supera le duecentomila copie. Durante gli spettacoli itineranti dall’ovvio titolo “Sconsolatemi”, a sorpresa tira fuori nuovi personaggi surreali e dimostra di essere artista completa cimentandosi nel canto e nell’improvvisazione.   Intelligente quanto basta per non farsi prendere in ostaggio dal personaggio che le ha dato la notorietà, la vedremo questo natale co-protagonista nel film diretto da Leonardo Pieraccioni dal titolo ”Il paradiso all’improvviso”.   Nel frattempo fino al 12 dicembre ogni venerdì si diverte a condurre su Canale5 l’ottava edizione di ”Scherzi a parte” con Teo Teocoli e Manuela Arcuri. Di certo non si è intimorita di fronte alla verve del primo nè alla piena sensualità di uno dei personaggi femminili più amati e ”cliccati” su Internet dagli italiani (di sesso maschile).   Progetti per il futuro? Forse tornare al teatro tragico. Intanto lasciamola ironizzare su se stessa, sospirando l’ormai famoso “va-me-tecum dell’uomo ideale, che deve essere Secksy, Signore e Sensibbile”.
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