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Il camoscio, un eccezionale “alpinista”!

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Il camoscio, un eccezionale “alpinista”!
Pixabay

Lo si può osservare nel nostro splendido Arco Alpino. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul camoscio!

Rupicapra rupicapra è diffuso nelle aree alpine e sub alpine del centro e del sud dell’Europa. Agli inizi del Novecento la specie è stata introdotta in Nuova Zelanda.

In primavera cerca l’erba fresca sui versanti a bassa quota, mentre in inverno raggiunge le zone boscose e i pendii ripidi dove la neve non si accumula. Con un peso che oscilla fra i 25 e i 50 kg, il camoscio è alto al garrese 70-80 cm e lungo fino a 135 cm. Le corna sono presenti in entrambi i sessi, ma nel maschio sono più sviluppate e servono come armi offensive durante gli scontri per la conquista delle femmine. Gli zoccoli sono strumenti perfettamente adattati all’ambiente e permettono all’animale di muoversi agevolmente senza scivolare sulle rocce. Possono saltare quasi 2 m in altezza e 6 m in lunghezza e, per sfuggire a un pericolo, raggiungono una velocità di 50 km/h anche su terreni irregolari e impervi.

In Italia, in una piccola regione degli Appennini centrali, fra i 1700 e i 2200 m di quota, vive il camoscio d’Abruzzo (Rupicapra pyrenaica ornata). La popolazione più numerosa, meno di 500 esemplari, si trova nel parco nazionale d’Abruzzo, mentre nuclei più piccoli sono presenti nei parchi nazionali della Maiella e del Gran Sasso, dove il mammifero è stato reintrodotto negli anni Novanta. La sottospecie è considerata in pericolo di estinzione (EN).

Comportamenti

Fra maggio e giugno, dopo 170 giorni di gestazione, le madri si isolano per partorire un solo capretto, più raramente 2 o 3, che è estremamente precoce e dopo pochi giorni salta già fra le rocce. I gruppi sono formati perlopiù da femmine, giovani di due anni e cuccioli, che se perdono la madre vengono allevati dalla altre femmine. I maschi, invece, conducono una vita solitaria e si avvicinano al branco solo per riprodursi.

 

I camosci vivono fra i 14 i 22 anni e sono ruminanti che si nutrono in estate di erbe e fiori e in inverno di licheni, muschi e germogli di pino. Quando la neve ricopre ogni fonte di cibo riescono a sopravvivere anche per due settimane senza mangiare. I loro principali predatori sono l’uomo, la lince (Lynx lynx) e il lupo (Canis lupus).

Tassonomia

Classe: Mammiferi
Ordine: Artiodactyla
Specie: Rupicapra rupicapra
Famiglia: Bovidae
Stato conservazione: rischio minimo (LC)

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