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Come scrivere una lettera personale ad un amico

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Il vostro/la vostra migliore amica è partita e vi manca tanto? Provate a scriverle una email per raccontarle un po' di voi: vi mancherà di meno e sarà bello aspettare la sua risposta.

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'.... Così iniziava una bella canzone di Lucio Dalla (chiedete ai vostri nonni, ma anche ai genitori chi era).

Ed è proprio questa la tattica migliore per scrivere una bella lettera personale a un amico (per lettera intendiamo lettera cartacea, perché no, ma anche un' email).

Ma perché si dovrebbe scrivere una lettera ad un amico nell'era dei post e dei messaggi vocali? Magari non avete il coraggio di affrontare faccia a faccia le questioni in sospeso.

Esempio: ci sei rimasto male perché risponde poco ai tuoi messaggi, magari dopo ore, anche quando sei in difficoltà, e hai notato che lui è sempre in chat. In più ti danno fastidio altre dinamiche della vostra amicizia che per te non sono molto chiare.

Altro esempio: l'hai fatta proprio grossa, e vuoi chiedere scusa al tuo amico.

Adesso però volete risolvere la situazione ma non avete il coraggio di parlargli; un modo è proprio quello di scrivergli una lunga lettera personale. 

Alcuni consigli

1. Il vero obiettivo di una lettera personale ad un amico, come cantava Lucio Dalla, è prima di tutto distrarsi, cioè lasciarsi andare, esprimere cosa pensate. Non pensate all'inizio a cosa volete dirgli, ma iniziate scrivendo subito tutto quello che vi viene in mente, anche le cose banali, o quelle divertenti....

2. Alla forma e a correggere l'italiano ci pensate dopo. Avete presente quando disegnate gli scarabocchi durante una lezione o una telefonata?. Ecco, lasciate andare la vostra mano, anzi, corredate la vostra lettera di scarabocchi se questo vi aiuta a concentrarvi e unire il filo dei pensieri.

3. Come consiglia lo scrittore Stephen King per scrivere bene devi essere da solo, in una stanza silenziosa, o un posto in cui ti trovi a tuo agio, senza interruzioni di alcun tipo se non quelle che derivano direttamente dalla tua testa.

4. Bruno Munari invece diceva: un progetto è fare in modo di realizzare un obiettivo. Ecco, la vostra lettera personale è il progetto; spiegarvi col vostro amico è l'obiettivo.

Quando la rileggete, alla fine, chiedetevi: ho raggiunto l'obiettivo del mio progetto? Gli faccio capire quello che realmente voglio dirgli oppure ho tergiversato troppo (per esempio)?

5. Una "lettera" oggi può essere anche quello che si chiama "testo arricchito". Puoi arricchire il tuo testo allegando dei video, o degli audio simpatici come saluto finale (per esempio nel modo in cui siete soliti salutarvi voi). Oppure, appunto, i famosi scarabocchi.

6. Chiedete ai vostri genitori di farvi vedere le lettere personali che scrivevano ai loro amici di penna quando le email non erano ancora diffuse; vi divertirete insieme e magari trovate anche ispirazione.

 

 

 

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