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Quali sono le principali infezioni sessualmente trasmesse

Quali sono le principali infezioni sessualmente trasmesse

I dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità riportano un calo nel numero totale di infezioni sessualmente trasmesse in Italia. Ma quali sono le più diffuse? Approfondiamo insieme. Intro. 

Secondo il recente rapporto annuale sulle infezioni sessualmente trasmesse (IST) pubblicato dal Centro Operativo Aids (COA) dell’ISS, nel 2020 il numero totale di segnalazioni è diminuito del 23% rispetto al 2019, un dato molto positivo, frutto anche dell’efficacia delle campagne vaccinali anti-HPV

In Italia esistono due sistemi di sorveglianza, entrambi coordinati dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità: 

  1. uno basato su centri clinici, attivo dal 1991, che segnala le persone con una diagnosi confermata di IST in atto;
  2. uno basato su laboratori di microbiologia clinica, attivo dal 2009, che segnala invece le persone che si sottopongono a test di laboratorio per la Clamidia (Chlamydia trachomatis), la Tricomoniasi (Trichomonas vaginalis) e la Gonorrea (Neisseria gonorrhoeae).

Approfondiamo insieme i dati del rapporto, e cerchiamo di capire cosa sono e quali sono le principali infezioni sessualmente trasmesse

I dati del rapporto ISS

infezioni sessualmente trasmesse

Come si evince da questo grafico, nel corso degli ultimi due anni il numero totale di segnalazioni di infezioni sessualmente trasmesse è calato in modo evidente, con l’eccezione del campione denominato MSM, composto da maschi che hanno rapporti sessuali con altri maschi, in crescita. 

Ecco i dati in sintesi emersi dal rapporto dell’ISS:

  • nel 2020 il numero totale di segnalazioni di IST è diminuito del 23% rispetto al 2019;
  • l’herpes genitale, la clamidia e i condilomi ano-genitali hanno mostrato le diminuzioni maggiori nel 2020 rispetto al 2019;
  • unicamente tra i maschi che fanno sesso con maschi (MSM) si osserva un aumento di casi nel 2020, in particolare per clamidia, gonorrea, sifilide primaria e secondaria, sifilide latente ed herpes genitale;
  • il numero di persone che hanno effettuato un test per clamidia è diminuito del 36% nel 2020 rispetto al 2019;
  • i giovani tra i 15 e i 24 anni mostrano una prevalenza di infezione da Chlamydia trachomatis quadrupla rispetto ai soggetti di età superiore;
  • nel 2020 gli MSM costituivano l’88% dei casi di linfogranuloma venereo e il 75% dei casi di sifilide primaria e secondaria;
  • dal 2018 si evidenzia una riduzione del numero di casi di condilomi ano-genitali, molto probabilmente attribuibile all’efficacia delle campagne vaccinali anti-HPV in femmine e maschi;
  • la prevalenza HIV nel 2020 è aumentata del 40% rispetto al 2019, in modo particolare tra gli stranieri;
  • più della metà delle persone con sifilide latente nel 2020 sono HIV positive;
  • l’80% delle persone HIV positive con una IST diagnosticata nel 2020 sapevano di essere sieropositive prima della diagnosi di IST;
  • la prevalenza di infezione da HIV tra le persone con una IST confermata nel 2020 è circa cinquanta volte più alta di quella stimata nella popolazione adulta generale italiana.

Nel rapporto si sottolinea però che i dati relativi al 2020 hanno risentito dell’emergenza COVID-19 in modalità e misure che potranno essere correttamente valutate solo verificando i dati dei prossimi anni.

Cosa sono le infezioni sessualmente trasmesse

Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) costituiscono un gruppo di malattie infettive molto diffuse, che colpiscono milioni di individui in tutto il mondo. 

Secondo il Ministero della Salute, sono i giovani tra i 15 e i 24 anni a essere molto più esposti allo sviluppo di queste patologie. Ecco alcuni dati utili a comprendere l’entità del problema sanitario rappresentato dalle IST:

  • ogni giorno in tutto il mondo vengono contratte più di 1 milione di infezioni a trasmissione sessuale;
  • ogni anno, sono circa 376 milioni le nuove infezioni, di cui 1 su 4 è una malattia sessualmente trasmessa: clamidia, gonorrea, sifilide e tricomoniasi;
  • si stima che oltre 500 milioni di persone abbiano un’infezione genitale da virus herpes simplex (HSV);
  • più di 290 milioni di donne presentano un’infezione da papillomavirus umano (HPV);
  • la maggior parte delle IST non presenta sintomi o presenta solo sintomi lievi che potrebbero non essere riconosciuti come IST;
  • le malattie sessualmente trasmissibili come l’HSV di tipo 2 e la sifilide possono aumentare il rischio di contrazione dell’HIV;
  • 988 mila donne in gravidanza erano affette da sifilide nel 2016, con oltre 350 mila esiti avversi alla nascita, inclusi 200 mila nati morti e morti neonatali;
  • in alcuni casi, le malattie sessualmente trasmissibili possono avere gravi conseguenze sulla salute riproduttiva oltre l’impatto immediato dell’infezione stessa (ad es. infertilità o trasmissione da madre a figlio).

Le IST si dividono essenzialmente in 4 gruppi, a seconda dell’agente patogeno che le ha provocate: 

  • IST causate da batteri;
  • IST causate da virus;
  • IST causate da protozoi;
  • IST causate da parassiti

A ognuna di queste categorie appartengono diverse malattie, alcune più gravi, altre più lievi. 

Come avviene la trasmissione

Come suggerisce il nome, le infezioni sessualmente trasmesse si contraggono principalmente attraverso i rapporti sessuali non protetti, di qualsiasi genere, per contatto con i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, sangue, saliva).

I rapporti sessuali, però, non rappresentano l’unico veicolo di trasmissione di queste infezioni

Infatti, si possono trasmettere anche attraverso il sangue – ad esempio con trasfusioni, contatto con ferite, scambio di siringhe, tatuaggi, piercing – con i trapianti di tessuto o di organi (HIV, HBV, HCV, Sifilide), e per passaggio diretto dalla madre al feto o al neonato durante la gravidanza, il parto, o l’allattamento (es. HIV, virus dell’epatite B, herpes genitale, sifilide, gonorrea, clamidia).

Le IST non si trasmettono attraverso i colpi di tosse o gli starnuti, non si acquisiscono sui mezzi pubblici, in ufficio, con i contatti sociali usuali o attraverso l’uso delle toilette, e nemmeno con i morsi e le punture di zanzare o da altri animali.

Quali sono i sintomi principali

Purtroppo le infezioni sessualmente trasmesse si manifestano lentamente, in molti casi con sintomi lievi e poco evidenti, favorendo così la loro diffusione tra gli individui

In genere, presentano segni e sintomi comuni, tra cui:

  • secrezioni anomale dei genitali;
  • dolore pelvico;
  • comparsa di prurito e/o di lesioni di qualunque tipo nella regione dei genitali, dell’ano o della bocca;
  • pollachiuria, ovvero l’aumento della frequenza della minzione nell’arco delle 24 ore senza che aumenti necessariamente anche il volume totale dell’urina emessa;
  • disuria, ovvero difficoltà e dolore durante l’emissione di urina;
  • dolore e sanguinamento durante e/o dopo i rapporti sessuali.

L’intensità e la gravità dei sintomi possono variare molto a seconda della malattia contratta e della sua evoluzione, in particolare in assenza di adeguate terapie, fino a provocare alcune complicanze molto serie, come: 

  • sterilità, cioè difficoltà o impossibilità ad avere figli;
  • problemi durante la gravidanza (es. parto prematuro, aborto o morte del bambino);
  • infezioni neonatali (es. infezioni a occhi o polmoni);
  • sviluppo di tumori (es. carcinoma alla cervice o al fegato);
  • un rischio più elevato di prendere o trasmettere l’Hiv.

Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi a un medico in presenza di sintomi evidenti o anche solo se si sospetta di aver contratto una IST, magari in seguito a rapporti sessuali non protetti con un individuo risultato positivo a una delle varie infezioni sessualmente trasmesse. 

Ricordiamo che lo strumento più efficace per proteggersi da queste patologie è l’utilizzo del preservativo, al quale si aggiungono esami come il Pap Test, il vaccino contro il Papilloma Virus e quello per l’epatite B

Principali infezioni sessualmente trasmesse

Ad oggi si conoscono circa 30 agenti patogeni responsabili delle infezioni sessualmente trasmesse

Seguendo la suddivisione su riportata, vediamo quali sono le principali IST elencate dall’ISS sul portale Epicentro:

  • principali IST causate da batteri: Clamidia (Chlamydia trachomatis), Gonorrea (Neisseria gonorrhoeae), Sifilide (Treponema pallidum), Ulcera venerea o cancroide (Haemophilus ducreyi), Donovanosi o Granuloma inguinale (Klebsiella granulomatis), infezioni batteriche non gonococciche e non clamidiali (Gardnerella vaginalis, Mycoplasma genitalium, Mycoplasma hominis, Ureaplasma urealyticum, Streptococco di gruppo B);
  • principali IST causate da virus: Hiv (Virus dell’immunodeficienza umana), Herpes genitale (Herpes simplex virus di tipo 2 e di tipo 1), Condilomi ano-genitali (Papillomavirus umano – HPV), Epatite B (virus dell’epatite B – Hbv) e Epatite C (virus dell’epatite C – Hcv), Mollusco contagioso (Poxvirus), infezione da cytomegalovirus (Cytomegalovirus);
  • principali IST causate da Protozoi: Tricomoniasi (Trichomonas vaginalis);
  • principali IST causate da Parassiti: Pediculosi del pube (Phtirus pubis), Scabbia (Sarcoptes scabiei).
infezioni sessualmente trasmesse

La maggior parte di queste malattie è curabile attraverso apposite terapie farmacologiche, ma è fondamentale iniziare la cura il prima possibile. Durante il trattamento è raccomandato astenersi dall’avere rapporti sessuali

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

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