Il Fougère al Caffè Come Caso di Studio per La Letteralità
Recensioni Editoriali

di Eddie Bulliqi
10/30/23 05:36:07

Annusando Coffee Break di Maison Margiela per la prima volta dopo un po' di tempo, sono rimasto colpito da quanto l'estetica sia letterale e sincera nel trasmettere il suo titolo. Mi sono anche sentito molto deluso, annoiato e in qualche modo ingannato. Per quanto mi riguarda, percepisco note legnose-cioccolatose-tostate di caffè, una lavanda zuccherata e ronzante che è più sciroppo che bocciolo e una morbidezza rotonda che può andare nella direzione del latte o del balsamo setoso. Un latte macchiato alla lavanda.

Sicuramente, un aroma che trasmette una sensazione e uno stato d'animo piacevoli, simile ad un accessorio nella sua utilità funzionale di fornire esattamente le coordinate che ci si aspetta dal nome e dal brief, ma privo di quel tipo di autoidentificazione a tutto tondo che ispira reazioni del tipo "Questo sono io (la mia personalità, il mio passato, i miei sogni) in una bottiglia"; quel tipo di affinità con la sensazione e la meraviglia che fa scattare il processo di autorealizzazione dalla scintilla dell'immaginazione a una fusione multisensoriale completa, regolando la bilancia del mondo fisico e mentale in equilibrio.

Lo stesso tipo di sensazione che si prova quando si indossa una giacca, si canta in mezzo alla folla o si ride per una battuta contagiosa, che spinge a riflettere su corrispondenze, contrappunti e complementi, come se si fosse scoperto un segreto in agguato nelle cuciture della giacca, nel climax della canzone o nella battuta finale della barzelletta che riafferma la propria costituzione e quella della sedia su cui si è seduti, i contorni dell'etica o il motivo per cui si dovrebbe sorridere agli sconosciuti. Idee come "Queste sono le mie speranze in bottiglia, il mio movimento, la mia architettura" e/o "Dovrei esplorare questa linea di pensiero, questo potenziale, questa pepita di luce che nasconde un tesoro più profondo". Se tutto questo vi sembra troppo vago, prendetevi un po' di tempo per considerare tutte le aree della vostra vita in cui i piccoli momenti di ispirazione interrompono il vostro flusso di coscienza e fanno nascere domande al posto dello status quo.

Pepe, Fiore d'Arancio, Patchouli

Lavanda, Caffè, Latte, Fava Tonka, Benzoino del Siam, Cypriol

Vaniglia, Cedro, Vetiver

Nel profumo, proprio come nel cibo, è difficile accedere a strati cognitivi più elevati e sottoporre il materiale a qualificazioni più impegnative quando l'obiettivo è la letteralità. Questo avviene per lo più nell'arena del simulacro, utilizzando materiali per trasmettere quei materiali così come si trovano alla fonte, spesso sinonimo di naturalità. Non per dire che le esperienze altamente immersive nella natura non possano essere estremamente commoventi (l'intera filosofia del sublime confuta questa proposizione), ma che un mix più raro di fattori deve confluire perché la semplice replica della natura si trasformi in qualcosa di romantico, misterioso e magico - i principi fondamentali del coinvolgimento nel campo profumiero lungo l'intero XX secolo.

Un esempio: il succo d'arancia. Si prende il meglio della natura, lo si sottopone a una lavorazione minima per conservarne il più possibile lo stato naturale e lo si gusta come un nettare di ordine superiore che disseta, dà energia e soddisfa le papille gustative. Per quanto belle siano le arance, anche fossero le più saporite che abbiamo mai mangiato sulla terra, c'è una linea di demarcazione su quanto profondamente e abbondantemente l'esperienza possa scavare e setacciare le nozioni e le emozioni. A meno che, naturalmente, non ci sia una qualche nota in calce proustiana che proietti in un nuovo territorio.

Da due decenni a questa parte, l'industria dei profumi si sta muovendo verso una sempre maggiore letteralità nell'esecuzione, iniziata dalla nicchia e ora abbracciata da tutti. Le qualità funzionali del profumo sono celebrate come avanguardiste. L'evoluzione del sottogenere "fougère al caffè / caffè + lavanda" è un buon caso di studio per valutare questo effetto. Da A*Men a New Haarlem, Endymion, Eau Noire e Attitude, fino a Coffee Break e Amethyst Haze, la tendenza generale allontana sempre più i poli del caffè e della lavanda per spiccare con maggiore distinzione, austerità, naturalità e letteralità. E può essere estesa anche a gran parte dei generi di profumeria odierni.

Lejla

08/26/23 02:59

Ma indossare un caffellatte alla lavanda potrà mai suscitare lo stesso tipo di meraviglia e stupore per il potenziale romantico, la sicurezza e la cripticità che hanno sostenuto l'industria dei profumi negli ultimi cent'anni? I profumi funzionali possono aver aperto un nuovo segmento di mercato, ma rischiano anche di lasciare un retrogusto indesiderato di chiusura della mente delle persone nei confronti di ciò che la profumeria ha da offrire. Paghereste 300 dollari per un succo d'arancia, anche se fosse il miglior succo d'arancia del mondo? Per sostenere l'immaginazione e l'investimento del pubblico nella profumeria, forse dovremmo tornare alla nostra storia d'amore con l'enigmatico anziché con il letterale nell'olfatto.

Foto per gentile concessione di Maison Margiela.