Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Analisi della situazione attuale da parte della Zanarini

Carota novella del Veneto: l'aumento dei costo in campagna è del 30%

Superfici stabili o in lieve calo (quelle protette), costi di produzione in netto aumento: questa un'istantanea sulle previsioni della produzione di carote in Veneto. La Zanarini rappresenta, sul mercato internazionale, alcune tra le primarie realtà produttive nazionali ed europee e, come di consueto, in questo periodo sta lavorando con loro per preparare la campagna della carota novella del Veneto.

"Trattandosi di una referenza molto importante e dall'altissimo indice di penetrabilità nei consumatori - afferma Matteo Zanarini - vorremmo condividere qualche anticipazione circa le superfici seminate, le previsioni di inizio campagna e fare qualche considerazione commerciale. Le informazioni raccolte sono state rielaborate dal nostro osservatorio interno, che si occupa di studiare il mercato e di trasferire i dati all'ufficio commerciale, prima che quest'ultimo affronti una nuova campagna: questo è il nostro modo di operare, perché siamo convinti che sia fondamentale far circolare prima l'informazione e poi il prodotto. Affianchiamo la produzione a partire dalla semina fino alla raccolta e ciò ci ha permesso di appurarne lo stato tramite rilievi e visite in campo aperto".

Parlando con la base produttiva, Zanarini conclude che, in generale, le superfici nell'areale veneto quest'anno sono stabili, con tendenza a un leggero aumento a discapito di altre produzioni locali come, ad esempio, quella del radicchio e dei cereali: sostanzialmente si riconferma il dato delle superfici coltivate a carote, sempre in crescita dal 2019, con una stabilizzazione su circa 10.500 ettari coltivati tra il 2020 e il 2021 (dati ISTAT).

Le superfici che invece sono sensibilmente diminuite sono quelle destinate alle prime semine, ovvero alla coltivazione del prodotto più precoce sotto nylon, a causa del sensibile aumento del prezzo di quest'ultimo, questo dato non dovrebbe comunque avere conseguenze negative sull'export, canale sul quale si basa quasi interamente la campagna della carota del Veneto, visto che i paesi esteri che sono soliti acquistare non sono di norma interessati alla produzione precoce.

"Pur essendo prematuro parlare di rese per ettaro - prosegue - possiamo presupporre che la disponibilità di merce sarà confermata rispetto alla scorsa campagna".

"Salvo problematiche climatiche che al momento non possiamo prevedere, possiamo collocare l'inizio della raccolta e le prime disponibilità di prodotto intorno al 10 maggio, per arrivare poi al 20 maggio in piena raccolta, con volumi più importanti. Bisogna però tenere in considerazione che tutto dipenderà dalle temperature del mese di aprile e, soprattutto, dalle piogge che durante tutto l'inverno sono mancate, appesantendo particolarmente l'agricoltura del nord Italia e causando a oggi una crescita rallentata delle radici: da rilievi effettuati in campo, al 30 marzo le carote misuravano in media intorno al 7/8 cm di lunghezza, avendo sofferto la mancanza di precipitazioni nel mese di marzo. Il livello molto basso dei fiumi Adige e Po ha dato strada alla risalita dell'acqua marina, inutilizzabile per l'irrigazione, il che ha inibito pertanto la possibilità di accendere le pompe".

Ora lo scenario sta un po' migliorando, le piogge degli ultimi giorni, pur se non abbondanti, stanno aiutando in questo senso.

Per finire, di seguito un breve cenno sui costi di produzione. L'impatto dei rincari, stimabile in media intorno al 30%, è facilmente intuibile: l'aumento dei costi dei microelementi, dei fertilizzanti, per i quali si temono ammanchi importanti, e del gasolio, legato agli eventi contingenti, avrà conseguenze tangibili, con appesantimento dei prezzi del prodotto in campagna.

Al momento, non è facile prevedere come partirà il mercato: soprattutto per quanto riguarda l'export, molto dipenderà dai dati di resa della produzione, che saranno diffusi a inizio campagna, oltre che dallo stato delle eventuali giacenze in Europa di prodotto del vecchio raccolto, ma anche dagli stock di prodotto novello delle zone produttive del sud Italia come Sicilia e Fucino che, qualora fossero ancora importanti all'avvio della campagna veneta, potrebbero influire negativamente su di essa.

"La ditta Zanarini si rende disponibile ad accompagnarvi verso questa campagna, invitandovi fin da subito a contattarci per qualsiasi vostra esigenza. Da fine aprile saremo forse già in grado di rendere noti maggiori dettagli, con l'auspicio di poter porre le basi per un cammino fruttuoso e duraturo insieme", conclude Matteo Zanarini.

Per maggior informazioni
Zanarini srl 
Via G. Caboto 16, 40017
San G. in Persiceto (BO) Italy
+39 051 826164
self@zanarini.com 
www.zanarini.com