Graziano Melis 

Ho fotografato gli alberi volanti

Predazzo. «tutto avrei potuto immaginare, fuorché vedere gli alberi appesi ai cavi dell’alta tensione come panni su uno stendibiancheria» racconta graziano melis, finanziere in pensione che abita nel...



Predazzo. «tutto avrei potuto immaginare, fuorché vedere gli alberi appesi ai cavi dell’alta tensione come panni su uno stendibiancheria» racconta graziano melis, finanziere in pensione che abita nel centro di predazzo. quella mattina melis si era alzato presto, dopo una notte inquieta: «mi sono affacciato alle finestre della casa e da ogni lato vedevo queste macchie enormi di foresta rimaste completamente senza alberi». quindi l’ex finanziere ha preso l’auto per accompagnare la figlia a lavorare e lungo la strada (che presentava varie interruzioni) si è reso conto della portata di quanto accaduto: predazzo è stato uno dei luoghi più colpiti, ma in quel tratto di valle di fiemme il disastro è ancora più evidente perché ben visibile dal centro abitato. quello che melis però non avrebbe mai immaginato era un chilometro più su, verso la val di fassa, all’altezza dei trampolini di stalimen dove c’erano alcuni grossi abeti appesi ai fili dell’alta tensione: «ho scattato le immagini e le ho pubblicate su facebook - racconta - e molti non ci volevano credere. alcuni giornali le hanno riprese sostenendo che era accaduto ad asiago, ma io vi posso garantire che gli “alberi volanti” erano proprio qui a predazzo». per gli increduli melis ha comunque una spiegazione: «probabilmente quegli alberi sono caduti dall’alto sulla linea (da una porzione di bosco più elevata) e poi sono scivolati più in basso, dove li ho fotografati».













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