FOLGARIA

Pedemonte vuole tornare in Trentino

FOLGARIA. Il Comune di Pedemonte, ora in provincia di Vicenza , è stato cacciato dal Trentino in epoca fascista, nel1929, e collocato nella provincia veneta con atto d'imperio, senza nessuna...



FOLGARIA. Il Comune di Pedemonte, ora in provincia di Vicenza , è stato cacciato dal Trentino in epoca fascista, nel1929, e collocato nella provincia veneta con atto d'imperio, senza nessuna consultazione popolare. Pedemonte, che oggi conta 774 abitanti, assieme a Casotto, passò così al Veneto dopo una lunghissima permanenza al Veneto del Tirolo (dal 1535 fino alla fine della Grande Guerra).

La medesima sorte è toccata a Valvestino e altri comuni ai confini della Provincia di Trento. Ora per accendersi una piccola fiammella di speranza per il ritorno nella provincia madre. Lo afferma con apposito comunicato il presidente del "Comitato torniamo in Trentino", Alberto Badessari. Forse si può iniziare a sperare che gli sforzi prodotti dal Baldessari, il quale fra l'altro ha organizzato un referendum nel suo Comune di origine, il risultato del quale è stato abbondantemente favorevole al ritorno di Pedemonte nella provincia di Trento, abbiano intrapreso la strada giusta per ottenere un positivo riscontro. Alberto Balsessari si è rivolto direttamente a Jens Woelk, vicepresidente della consulta per la revisione dello Statuto di Autonomia della Regione Trentino-Alto Adige, chiedendo di menzionare nel documento preliminare il "riconoscimento del diritto al rientro in regione dei Comuni già appartenenti al Tirolo storico".

Peraltro, ricorda Baldessari, analoga richiesta era stata formalizzata a suo tempo da specifiche deliberazioni dei Consigli Comunali di Folgaria, Lavarone e Luserna.

Woelk non ha fatto attendere molto la risposta e, con una missiva indirizzata ad Alberto Baldessari, ha comunicato che la Consulta, su proposta del consigliere Baratter, nell'ultima riunione, ha deciso di inserire il riferimento richiesto. Il documento preliminare che contiene l'accenno sarà pubblicato a giorni. La soddisfazione per il Comitato promotore del rientro in terra madre è alle stelle poichè la via della riforma dello Statuto sembra quella più idonea all'ottenimento dei risultato che Pedemonte e altri comuni perseguono da anni. (f.m.)













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