Pelugo, via Degasperi non sarà via Kaiserjäger

La Soprintendenza per i Beni storico-artistici respinge la delibera del Comune. Tra le proposte c’era anche quella di sostituire via dei Molini con via degli Arditi


di Walter Facchinelli


PELUGO. I nomi delle vie che il Comune di Pelugo aveva cambiato nel luglio scorso, sono stati sonoramente bocciati dalla Commissione provinciale per la toponomastica. Pertanto via del Municipio non sarà sostituita con via Aldo Moro, via dei Molini rimane e non prenderà in nome di via degli Arditi, la tanto discussa sostituzione di via Alcide Degasperi con via dei Kaiserjäger non avverrà e nemmeno via Nuova non diverrà via al Carè Alto. La doccia fredda per l’amministrazione comunale è contenuta nella determina del dirigente della Soprintendenza per i Beni Storico, librari e archivistici Laura Dal Prà del 29 ottobre scorso. La dirigente «determina di non approvare, secondo il parere della Commissione provinciale per la toponomastica, la deliberazione della Giunta comunale di Pelugo n. 42 di data 8 luglio 2013, che prevedeva quattro sostituzioni di denominazioni stradali». La Dal Prà boccia anche la decisione della giunta di Pelugo, col sindaco Pietro Galli relatore della delibera, di dotare Pelugo di «tre nuove denominazioni: Via Istria, Via Fiume e Via Dalmazia. Il diniego è motivato in base alle seguenti considerazioni: secondo la deliberazione della giunta provinciale di Trento 30 luglio 1993,"non possono essere proposte sostituzioni, se non per recuperare denominazioni autenticamente popolari o denominazioni antiche che rievocano modi di vita storici, attività passate e documentate in loco, oggetti del patrimonio edilizio di cui valga la pena tramandare memoria"; b) le sostituzioni prospettate riguardano denominazioni approvate dal Comune di Pelugo e dalla Commissione provinciale per la toponomastica solo nel 2005; c) le tre nuove denominazioni sono assegnate ad altrettante vie che si snodano al di fuori del centro storico, lì dove sono collocati svariati toponimi di tradizione popolare, che forse potrebbero venire ripresi, considerato tra l’altro che lo stradario comunale (approvazioni del 2005) è decisamente impostato sul recupero della toponomastica tradizionale».

Nell’estate scorsa le modifiche della toponomastica comunale e soprattutto la cancellazione di “Via dei Molini” e di “Via Alcide Degasperi” avevano sollevato discussioni dentro e fuori l’abitato di Pelugo. La prima perplessità emerse da Piergiorgio Motter che denunciò l’indifferenza con la quale la popolazione e la minoranza di Pelugo accolse la delibera. Per evitare la cancellazione di Degasperi, se non si fosse mossa la Commissione provinciale per la toponomastica, sarebbe intervenuto il Centro Studi Judicaria e Fondazione Trentina Alcide De Gasperi che avevano ipotizzato alcuni incontri per far conoscere e apprezzare lo statista trentino ed evitarne la cancellazione. Ora la palla torna al Comune di Pelugo, che può avviare ricorso giurisdizionale al Tar di Trento entro 60 giorni o avviare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.













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