Quando la bella calligrafia è un lavoro 

La storia. Paola Pisetta, titolare di una cartoleria, ha trasformato una passione in un mestiere: «Dal 2016 ho iniziato a studiare, a cercare i materiali e fare i corsi: quello della calligrafia è un mondo affascinante. Sostituirla con una tastiera è stato un errore». Il fascino sui bambini



Trento. Semplicemente Calligrafia, nei suoi diversi stili con la sua molteplicità di materiali, tanto da diventare materia di studio e per alcuni anche una professione. Per Paola Pisetta titolare della nota cartoleria aperta dalla sua famiglia a Trento ancora alla fine del 1800, inizialmente in via Mantova, poi in via Santa Trinità e adesso in via Brennero, è diventata anche passione tanto da farle pensare di riprendere gli studi universitari. «Il settore della cartoleria è in crisi, la modulistica va progressivamente scomparendo ed allora dovevo inventarmi qualcosa di nuovo. Dal 2016 ho iniziato a studiare il settore, a cercare i materiali e a fare i corsi: quello della Calligrafia è un mondo affascinante, infinito e stupendo». Tanto che l’idea è quella di trasferirsi dal negozio di via Brennero, pur rimanendo sempre sulla stessa via, e trasformare l’attività in uno spazio quasi esclusivamente dedicato al mondo della Calligrafia. «Nel tempo la si è sottovalutata e progressivamente sostituita con quella da tastiera ed è un grave errore. Perché la scrittura è ordine mentale, allena gli occhi e la mente a coprire gli spazi nel modo giusto e può essere anche una base educativa per i bambini». Parlare di Calligrafia si pensa al pennino e al calamaio, ma c’è dell'altro? «Senza parlare dei diversi tipi di carta, i mezzi per scrivere sono infiniti ed ognuno dà un risultato diverso a seconda dello stile che si vuole adottare. Del resto Calligrafia è una parola che da sola risalendo alla sua origine greca, vuol già dire “bella grafia”». Ma qual’è il cliente tipo del materiale da Calligrafia ? «A parte gli appassionati del settore, lo può essere chiunque. Alle volte si parte dall’acquisto di una semplice biro, per il quale chiedo che tipo di scrittura si vorrebbe avere. Il cliente resta sorpreso perché per molti le biro sono tutte uguali e da qui parte un ragionamento molto più ampio». Paola Pisetta ha organizzato anche dei corsi, ma i bambini come reagiscono? «Prima di tutto restano affascinati dagli strumenti di scrittura, poi si deve passare attraverso una spiegazione giocosa delle regole che una volta conclusa, apre un mondo fatto di scoperte e soddisfazioni. In più il corso aiuta anche a risolvere le problematiche legate alla disgrafia». Ci sono delle regole base: «Ogni stile calligrafico ha il suo ductus quindi ce ne sono molte e diverse tra loro». A breve Paola Pisetta porterà la sua passione per la Calligrafia in una serie di salotti di scrittura organizzati in collaborazione con Vincenzo Rizzonelli di Sardagna: un maestro in pensione che già tiene dei corsi per gli insegnanti del Liceo Da Vinci. Rizzonelli oltre ad essere parte attiva insieme a Paola Pisetta, sarà anche la voce narrante fuori campo per rendere ancora più affascinante l’incontro. D.P.













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