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Sainz sa come battere Verstappen: La Red Bull deve andarsene!

Sainz sa come battere Verstappen: La Red Bull deve andarsene!

16-06-2023 11:37 Ultimo aggiornamento: 13:08
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Andrea Bassini

Il pilota della Ferrari Carlos Sainz si sta preparando per il Gran Premio del Canada. L'anno scorso lo spagnolo si è comportato bene a Montreal, dove si è classificato secondo dietro al vincitore della gara Max Verstappen. Ma c'erano possibilità di vittoria. Parlando con AS , l'ex vincitore della gara parla delle possibilità della Ferrari.

Che la scuderia italiana sia in grado di costruire un'auto veloce è evidente. Recentemente gli italiani hanno vinto una delle gare motoristiche più prestigiose al mondo: la 24 Ore di Le Mans. A Sainz viene da ridere di fronte al fatto che l'auto Ferrari di maggior successo non è stata costruita per la Formula 1. Come è possibile? "È una domanda trabocchetto. È una classe completamente diversa con regole diverse. La grande differenza è che Red Bull ha fatto molto bene in F1 e Aston Martin, Mercedes e noi stessi siamo un passo indietro", dice onestamente l'uomo di Madrid.

Tuttavia, è sempre orgoglioso delle prestazioni della sua squadra a Le Mans. "È spettacolare, ho abbracciato Antonio Giovinazzi (uno dei piloti vincitori). Raggiungere questo risultato dopo tanti anni con la Ferrari è speciale".

La Red Bull deve andarsene

Ma la squadra vuole di più. Dopo tutto, l'ultima volta che la Ferrari ha vinto un campionato di Formula 1 risale al 2008 (costruttori). Un anno fa, il Cavallino Rampante ha sfiorato la vittoria in Canada. Carlos Sainz era alle calcagna di Verstappen e aveva anche più velocità, ma non riuscì a superare il campione del mondo, che si difese strenuamente. Come può la Ferrari trovarsi di nuovo in questa situazione? "Prima di tutto, la Red Bull deve andarsene!", ha detto lo spagnolo ridendo. "Poi dovrebbe essere possibile. Un weekend siamo i più veloci e poi Mercedes o Aston Martin". Per lui è difficile accontentarsi di un eventuale secondo posto: "Non è il nostro obiettivo. Vogliamo arrivare primi. Ecco perché sono più che mai a Maranello, al simulatore, per aiutare la squadra a muoversi nella giusta direzione".