L'Olanda ora si chiama (solo) Paesi Bassi

Il nome dell'Olanda, nei documenti ufficiali, sarà solo Paesi Bassi. Il rebranding deciso dal governo per superare i cliché e dare spazio alle varie province
View of canal in Amsterdam Holland.Amstel river canal and bicycles.
View of canal in Amsterdam, Holland.Amstel river, canal, and bicycles.ElOjoTorpe

L'Olanda non si chiamerà più così ufficialmente, ma soltanto Nederland, ovvero Paesi Bassi. In realtà è già questo il nome del regno, tuttavia il termine Olanda veniva ancora largamente utilizzato anche da enti governativi, per esempio per campagne turistico-promozionali. In realtà, l'Olanda settentrionale e meridionale sono soltanto due delle dodici province dei Paesi Bassi, ancorché quelle che dalla costa del Mare del Nord scendono da Alkmaar e Amsterdam a Rotterdam e l'Aja passando per località anche balneari come Scheveningen, dai paesaggi coi mulini a vento ad Amsterdam – visitata nel 2018 da 18 milioni di persone – e al suo universalmente famoso quartiere a luci rosse.

Nuova vita ai Paesi Bassi

Un'immagine troppo limitata a una parte del Paese, che peraltro ha un territorio di piccole dimensioni tanto che nel tempo ampi tratti, i polder, sono stati strappati al mare, e che lascia in secondo piano le altre province. Anche per dare un'immagine nuova, meno incentrata sui focus turistici più conosciuti e i cliché del distretto a luci rosse e dei coffee shop dove si può fumare marijuana, d'ora in avanti si userà nei documenti ufficiali solo il nome di Paesi Bassi. A dirlo un accordo raggiunto tra esecutivo, rappresentanze imprenditoriali e comitato per il turismo. Il nuovo nome – che però è appunto quello già esistente di Nederland - sarà ufficialmente presentato al festival musicale Eurovision - che si terrà nella città della provincia olandese meridionale Rotterdam nel maggio del 2020 - e durante le Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno. Se c'è una denominazione di Olanda nota ai quattro angoli del mondo è proprio quella della nazionale di calcio, il coro «Holland» dei tifosi orange e anche il sito dell'ente del turismo che ora si chiama Holland.com (dal momento che da circa 25 anni l'industria del turismo lo promuove con questo nome). Magari l'Olanda del calcio totale di Cruijff e Neeskens rimarrà tale negli annali dello sport, per il resto si apre però un nuovo capitolo.

La differenza storica tra Olanda e Paesi Bassi

Olanda e Paesi Bassi non sono mai stati la stessa cosa: il primo termine indica le due province del Nord e del Sud che corrispondono all’antica e prospera Contea di Olanda, che cessò di esistere nel 1581 come entità politica per entrare a far parte della Repubblica delle Sette Province Unite (1588-1785) per dar vita alla quale fu combattuta una rivolta d’indipendenza contro la dominazione spagnola; un conflitto durato circa 80 anni nel contesto delle guerre che sconvolsero l'Europa nel Secolo di ferro e si conclusero con la pace di Vestfalia (1648) che pose fine alla Guerra dei Trent'anni. L'indipendenza lanciò le Province Unite sulla scena mondiale nei secoli XVII e XVIII con l'espansione delle manifatture e dei commerci che ne fecero a loro volta una potenza coloniale, finché nel 1785 l'occupazione napoleonica portò a destituire la Repubblica, come accadde a Venezia, per farne nel 1806 un regno assegnato al fratello dell'imperatore, Luigi. All'indomani della definitiva sconfitta di Napoleone nel 1815, con la Restaurazione, non venne però restaurata la Repubblica ma creato il Regno Unito del Nederland (Paesi Bassi): affacciate sul mare e agevolate dal commercio, le province olandesi beneficiarono della Prima rivoluzione industriale che soffiava dalla vicina Inghilterra e divennero il fulcro dello sviluppo in particolare delle città costiere e della prosperità, offuscando il retroterra agricolo tanto che, soprattutto all'estero, si impose il termine di Olanda per designare tutti i Paesi Bassi.

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