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Le emoji WhatsApp di cui non conosci il significato

Sei sicuro che quella emoticon non possa essere fraintesa? Abbiamo scelto tutte le faccine con un significato nascosto e che potrebbero essere interpretate diversamente da chi le riceve 
Le emoji WhatsApp di cui non conosci il significato
Emojipedia

Il significato delle emoji su WhatsApp può essere più difficile di quello che sembra. Fin dai tempi del codice Morse, l’uomo si è ingegnato in mille modi per cercare di trasmettere un’emozione in un testo scritto. Tra linee e punti, la soluzione sembrò utilizzare dei numeri che potessero riassumere dei concetti chiave: 88 indicava baci e abbracci; 73 stava per cordiali saluti e 55 per augurare buona fortuna. Nonostante questo l’incapacità di comprendere le intenzioni del mittente da parte del destinatario, fece cercare nuovi modi per cercare di imprimere nei caratteri a stampa l’espressione facciale che denotasse ironia, allegria o rabbia. All’inizio si utilizzò la punteggiatura (come ad esempio :-) per sottolineare una battuta), poi fecero il proprio debutto le emoji, la cui esplosione sta cambiando piano piano il nostro modo di esprimerci, trasformandosi da semplici pittogrammi, che dovevano enfatizzare un testo scritto, in un nuovo stile comunicativo.  

Lo scorso anno ne abbiamo inviate decine di miliardi solo su Twitter e si stima che siano presenti in almeno un post su due su Instagram. Alcuni linguisti hanno ipotizzato che la vastità di faccine esistenti (circa 1500) possano far pensare di avere di fronte una lingua vera e propria, con una complessità e una gamma di sfaccettature superiore ai geroglifici egizi di 4mila anni fa. Solo che la scrittura dell’antico Egitto ci mise un centinaio di anni ad imporsi, alle emoji ne sono bastati dieci per crescere a tal punto da conquistare il premio di parola dell’anno 2015 degli Oxford Dictionaries. Ed è un linguaggio in costante mutamento come dimostrano le infornate annuali effettuate dal consorzio Unicode e il nostro utilizzo che varia a seconda dei momenti. Anche per questo, quando inviamo un’emoji siamo così sicuri che il destinatario intuirà l’emozione che vogliamo trasmettere?

Secondo ricerche recenti, anzi, la comunicazione tramite faccine è un tale casino che nelle chat WhatsApp di tutti i giorni è praticamente un miracolo che non ci sia un fraintendimento. Il problema è che tendiamo a dare per scontato il fatto che la nostra interpretazione di un pittogramma sia universale e univoca, sovrastimando la capacità di interpretazione degli altri oppure unificandola semplicemente alla nostra. La realtà è che non esiste un dizionario preciso delle emoticon, o perlomeno bisogna prendere in considerazione l'idea che un'immagine possa avere un significato diverso per un'altra persona.  

L'emoji che ride a denti stretti

Prendiamo ad esempio il caso della faccina che ride a denti stretti e le 17 versioni che esistono a seconda del mezzo che utilizziamo (Facebook, Apple, Android, Twitter e così via). I ricercatori hanno fatto osservare ad un campione di persone le diverse tipologie esistenti, cercando di capire se ci fosse una reazione equivoca. In realtà sono emerse emozioni contrastanti: se qualcuno l’ha accolta positivamente, la maggior parte dei partecipanti non hanno considerato la versione utilizzata su iOS e Twitter come una faccina sorridente, ma come uno sguardo spaventato che digrigna i denti.  

L'emoji del bacio sorridente

Allo stesso modo succede con tante altre faccine. Ad esempio quella che viene tradotta universalmente come un bacio, può essere interpretata anche come un fischio e viceversa.  

Le emoji a sfondo sessuale

Oppure le classiche emoticon sessuali: la pesca, la melanzana e le gocce di sudore. Nate come faccine smaliziate per indicare frutta, verdura o attività fisica, sono state prese dai giovani per indicare ben altro di sessualmente esplicito.  

L'emoji che indica la preghiera

Questa è una delle emoticon più utilizzate nel corso degli ultimi mesi, causa lo scoppio dell'epidemia di coronavirus. E se fino ad ora era utilizzata per indicare una preghiera o qualcosa di religioso, sta prendendo sempre più campo la traduzione in “grazie”, riprendendo l'utilizzo giapponese dell'immagine.  

L'emoji della disperazione

Occhi strizzati, bocca allargata ed espressione afflitta. Per tutti significa disperazione e una situazione difficile da cui se ne esce con difficoltà, ma in molti la utilizzano per indicare spossatezza, malessere e depressione. 

L'emoji con la goccia al naso

Anche questa è una faccina emblematica: alcuni la utilizzano quando sono raffreddati, altri quando sono tristi, ma il vero significato è esprimere noia.

L'emoji confusa

FoneWalls.com

Questa emoji ricorda da vicino una delle faccine più utilizzate di sempre: l'espressione con le braccia alzate e l'espressione di resa  ¯\_(ツ)_/¯ che indica confusione e rassegnazione. Ma in realtà ha un significato più profondo legato al malessere dovuto alla malinconia