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La prima foto su Instagram non è come la immaginavi

Il social delle immagini compie 10 anni. Tutte le funzioni che caratterizzano l'app e che hanno cambiato la nostra esperienza su Internet
La prima foto su Instagram non è come la immaginavi
Instagram

Una foto sgranata di un cucciolo è stato il primo tassello del successo di Instagram. Un’immagine quasi banale nell’universo di contenuti che pubblichiamo ogni giorno sui social network ma che è passata alla storia come il primo post di sempre sull’app dedicata alle immagini e alle foto. A pubblicarla, nel luglio 2010, è stato uno dei fondatori di Instagram, Kevin Systrom, che aveva aggiunto anche il filtro X-PRO2 e la didascalia «Test»: all’epoca l’applicazione si chiamava Codename («nome in codice») e ci sarebbero voluti altri tre mesi prima di vederla uscire il 6 ottobre 2010 su iOS e Android. Dieci anni più tardi quell’app, nata quasi per gioco, è diventata un colosso del valore di 100 miliardi di dollari e con un bacino di utenti attivi superiore al miliardo di persone in tutto il mondo.

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Come nasce la prima foto

La rivista Time ha rivelato i dettagli di quello storico, primo post di Instagram. La foto è stata scattata in Messico, dove Systrom si trovava in vacanza con la fidanzata e il cane della ragazza. Neanche lo stesso sviluppatore poteva immaginare di avere un simile successo, come ha affermato in seguito lo stesso fondatore: «Se lo avessi saputo mi sarei impegnato un po' di più, anche se era solo una semplice foto di prova ne avrei potuta scegliere una migliore». L’idea di fondo era geniale: mescolare insieme Flickr e Facebook creando un vero e proprio social network dedicato alle immagini. Se all’inizio si pensava a un feed dedicato esclusivamente alle foto, pensate proprio come sorta di Polaroid digitali – da qui l’idea dell’icona con la forma della storica fotocamera istantanea e il formato quadrato che ha contraddistinto la prima parte dello sviluppo dell’app – per poi convertirsi in un vero e proprio social a 360 gradi.

Il successo attraverso filtri, effetti e Stories

Il vero snodo principale del suo successo è l’acquisto da parte di Facebook nell’aprile 2012, considerato da tutti uno dei più grandi successi di sempre: comprata da Mark Zuckerberg per un miliardo di dollari, l’app è riuscita a centuplicare il proprio valore in meno di dieci anni. Il merito è di averla lasciata crescere nelle mani dei fondatori – poi usciti nel corso del 2018 – a base di filtri ed effetti che hanno costruito le fondamenta del social. Senza dimenticare le Stories, oramai marchio di fabbrica del social network, che hanno costruito un vero e proprio formato a parte poi ripreso da Facebook, WhatsApp e Twitter, pur riconoscendo il merito della sua invenzione a Snapchat. Poi sono arrivati i video, l’IGTV e le dirette live: tanti strumenti per arricchire l’esperienza utente e cercare di rincorrere i tantissimi cambiamenti della rete avvenuti nel corso degli ultimi 10 anni.

Il social del futuro (con un unico concorrente)

Rileggere la storia di Instagram è un po’ come ripercorrere le tappe di sviluppo della Rete. Se all’inizio i social network ci facevano sorridere perché potevamo entrare in contatto con amici ed estranei in una maniera completamente nuova, presto la loro evoluzione (e la loro irruzione nelle nostre vite) li ha trasformati in tutto ciò che c’è di buono e di cattivo su Internet. Uno strumento per passare del tempo, guardare video, dirette live e conoscere nuove persone; ma anche un concentrato di bile che sfocia spesso in razzismo, cyberbullismo e odio a volontà. Instagram ha lavorato sodo per contrastare queste forme negative di esperienza utente, e si candida a diventare il social di punta dei prossimi anni. Ad affermarlo è stato Zuckerberg in persona che ha deciso di puntare su Instagram per monetizzare il proprio bacino di utenti: se Facebook si trasformerà in uno strumento per tenersi in contatto con la propria cerchia di amici ristretta, il social delle foto sarà il punto di accesso sul mondo dove aziende e influencer potranno fare leva sulla tua voglia di shopping e di scoperta per fare qualche acquisto direttamente sulla piattaforma.

L’unico che può mettere i bastoni tra le ruote ad Instagram è TikTok che ha visto un boom di utenti nel corso dell’ultimo anno. Ma il lancio di Reels e la contemporanea scalata all’app cinese da parte di Oracle (con lo zampino di Trump che ha minacciato il veto all’app negli USA) rischiano di minare il successo della concorrenza, lasciando campo libero ad Instagram.