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Smart working, Microsoft ha finalmente trovato una soluzione alle figuracce in videochiamata

I filtri e l'accensione/spegnimento del microfono sono un terreno fertile per le gaffe più disparate. Ecco perché l'azienda di Redmond ha pensato a una soluzione che si ispira in qualche modo al caro vecchio walkie-talkie
Smart working Microsoft ha finalmente trovato una soluzione alle figuracce in videochiamata
Space_Cat/Getty

La faccia del collega che prova a dire la sua in videochiamata con il microfono muto è forse una delle immagini più ricorrenti dell’ultimo anno e mezzo di smart working. L’impennata delle videoconferenze dovuta al lockdown e alle restrizioni della pandemia ha messo in evidenza tutti i limiti di amici e colleghi meno tecnologici che si sono ritrovati improvvisamente a dover accelerare bruscamente la loro transizione verso il mondo digitale con risultati talvolta disastrosi. Tra chi gesticolava selvaggiamente senza aver acceso il microfono o chi, invece, si è fatto sfuggire qualche parola di troppo per non averlo spento in tempo, ognuno di noi ha una personale classifica dei momenti migliori trascorsi di fronte allo schermo. E finché il problema è ristretto ad un meeting interno, l’effetto che ottieni è una risata generale da parte degli altri partecipanti, ma se gli stessi errori avvengono nel corso di una diretta streaming aperta al pubblico, il livello di imbarazzo cresce a dismisura: è il caso di Rod Ponton, avvocato statunitense che, durante una seduta in streaming della Corte distrettuale del Texas ha attivato un filtro che lo ha trasformato in un gatto. Messo alle strette dal giudice si è giustificato: «Non so come rimuoverlo. Ci sta provando la mia assistente, ma sono pronto ad andare avanti. Sono qui pronto, e non sono un gatto» ha detto nella riunione su Zoom nell'aprile scorso (qui sotto il video pubblicato da The Guardian). 

Un problema esilarante che ha portato all’estremo il flagello della gestione delle videochiamate. L'anno scorso Quartz ha analizzato le trascrizioni di chiamate sulla presentazione dei bilanci o riunioni di analisti e azionisti e ha scoperto che le frasi riguardanti la necessità di riattivare l’audio sono state registrate centinaia di volte. Per provare a mettere una toppa al problema, Microsoft sta per rilasciare un aggiornamento di Teams che ci aiuterà a ricordarci di dover accendere il microfono prima di parlare. Dopo l’update in arrivo nel corso delle prossime settimane, gli utenti dovranno premere contemporaneamente ctrl + barra spaziatrice per riattivare temporaneamente l’audio e parlare durante le call; non appena si rilasceranno questi pulsanti, il microfono sarà disattivato. Una sorta di funzione “push to talk” che avvicinerà il mondo delle chiamate online ai cari vecchi walkie-talkie.

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Basterà questo nuovo stratagemma a ridurre il caos? Dipenderà dalla velocità in cui gli utenti si alleneranno a premere (e a tenere premuti) i due pulsanti per parlare, il che richiederà un po’ di pratica, soprattutto per chi non è avvezzo ad utilizzare una ricetrasmittente per lavoro. Quel che è certo è che ogni strumento possa servire per toglierci l’imbarazzo degli errori in videocall ridurrà il numero di meme che etichetteranno gli anni 2020 come quelli delle gaffe in videochiamata.

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