Dormire sonni tranquilli, ma anche un sonno agitato oppure profondissimo, come se la Bella Addormentata non si dovesse mai più svegliare: l’essere umano ha la possibilità di vedere il sonno di altre persone, e soprattutto può intuirne i sogni. È bellissima l’immagine di Hemingway in chiusura del suo Vecchio e il mare: “In cima alla strada, nella capanna, il vecchio si era riaddormentato. Dormiva ancora bocconi e il ragazzo gli sedeva accanto e lo guardava. Il vecchio sognava i leoni”. E se questi leoni potessero essere in qualche modo visti, o comunque percepiti grazie alla fotografia? Like Someone Alive è il progetto di Dorothy Sing Zhang appena pubblicato da Art Papers, una serie di ritratti di uomini e donne colti nell’atto di dormire. Zhang non è un’artista della prima ora; dopo gli studi di cinema in Danimarca con Lars Von Trier ha sviluppato un linguaggio personale e riconoscibile, che unisce la performance alla fotografia e all’arte della cinepresa per creare immagini emotive e di grande bellezza.

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Dorothy Sing Zhang e Art Papers

Questo suo primo libro fotografico è il risultato di cinque anni di ricerca, in cui l’artista ha incontrato tantissime persone ed è entrata in altrettante camere da letto. Il metodo di lavoro è stato quanto di più particolare potesse esserci: a chi veniva ritratto era chiesto di addormentarsi tra le lenzuola della casa di un estraneo. Una volta sopraggiunto il sonno, Zhang sistemava sotto il cuscino un cavo che, in base ai movimenti del corpo nel sonno, faceva scattare le fotografie. Si tratta di una trovata non convenzionale, che permette di andare oltre il rapporto che solitamente c’è tra il fotografo, l’obiettivo e la persona o la cosa che si vuole fotografare. La spiegazione dell’artista a riguardo è chiara e semplice: “cercavo di trovare un modo dove l’approccio sullo scatto fosse direttamente riflesso nell’immagine. Come la pressione della fisicità possa generare l’esposizione”. Dopo qualche tentativo per capire come migliorare la tecnica, ecco l’intuizione – “il sonno è diventato la trama, ma la fotografia è la storia”.

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Dorothy Sing Zhang e Art Papers

Coppie abbracciate nel sonno e altre rigorosamente distanziate, single che dormono insieme ai loro animali domestici e, a volte, peluche e giocattoli; il rituale del sonno è qualcosa che coinvolge tutti, giovani e vecchi, uomini e donne senza distinzione. “Il letto è una sorta di uniforme” dice Zhang, “dava una certa sensazione di rigore che mi piaceva. Certamente dice molto sull’identità di qualcuno, pur mostrandola come una sorta di spettacolo comunista”. Il rapporto tra la regola imposta dalla fotografa e le persone è il punto di forza di questo progetto: tocca le corde dell’inconscio tanto della persona ritratta quanto dello spettatore, e ci dà un assaggio del modo con cui l’altro sta dormendo. Like Someone Alive non poteva che scegliere la fotografia come medium, per la sua capacità di catturare non solo ciò che si vede ma anche di andare oltre. Una volta si diceva che la macchina fotografica avesse la capacità di rubare l’anima a chi si trovava davanti all’obiettivo; forse più che di furto si dovrebbe parlare di indagine, una ricerca approfondita che va oltre il corpo e raggiunge la mente. Del resto, non c’è terreno più fertile dell’interiorità.

Dorothy Sing Zhang - Like Someone Alive

Like Someone Alive

Dorothy Sing Zhang - Like Someone Alive

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