Una forma di vita

Raccolta epistolare tra l'autrice e un lettore con una storia molto particolare. Ho amato che Amelie davvero risponde alle lettere dei fan, fa capire che bella persona sia, oltre che un'autrice spettacolare. Molto bello!

Purtroppo questo libro è stato per me una gran delusione: all'inizio stavo pure apprezzando lo scambio epistolare tra la Nothomb e il soldato americano suo fan, ma le successive vicende che stravolgono il loro rapporto mi hanno completamente deluso e sinceramente ho fatto anche difficoltà a trovarci un senso. Unica nota bella è stato venire a conoscenza tramite questo volume che la Nothomb effettivamente risponde alle lettere dei suoi lettori, e questo è simbolo di grande umiltà.

Belga ma nata in Giappone, in quest’opera della Nothomb però c’è l’America, quella dei soldati di stanza a Baghdad, costretti ad una guerra insensata; quella del cibo spazzatura come la più potente fonte di dipendenza di cui gli americani siano affetti ; fate incontrare le due cose e avrete un soldato obeso che inizia a inviare delle lettere alla scrittrice, alla ricerca probabilmente di comprensione e umanità. Il libro in realtà è una discettazione sulla forma di scrittura epistolare: la Nothomb riflette sulle trappole e le finzioni che una lettera può celare e di contro anche sull’atto di fede necessario affinché si possa intrattenere un’amicizia di penna. La “forma di vita” del titolo quindi assume molteplici significati in questo libro: sta a noi lettori scegliere quale sia la più vera.