In media stat virus. Cronaca di una psicosi collettiva chiamata Covid-19

Ho letto il libro su suggerimento di un’amica. Una buona operazione di marketing, un “diario” di riflessioni quotidiane tenuto durante il confinamento domiciliare causa Covid 19. La tesi esposta è che il virus sia stato per lo più un fenomeno mediatico. Concordo con i pensieri esposti nel diario. In alcune parti sarebbe stato adeguato un approfondimento, a volte le considerazioni sono esposte in maniera superficiale, avrebbero meritato un’analisi del fenomeno dal punto di vista sociologico. Nella prefazione, scritta dall’autore stesso, emerge una sorta di presunzione/ arroganza nell’utilizzo di convincimenti quali : “questo diario è un monito per le generazioni successive” e “un diario profetico e ricco di intuizioni….che anticipa gli accadimenti…”. Non abbiamo capito quali però….??? Lo scrittore, altre personalità di grande spessore e molti fra noi, hanno comunque mantenuto lucidità e spirito critico nei confronti degli accadimenti. In alcuni passaggi traspaiono dalle pagine sentimenti di rabbia e risentimento verso l’incapacità della classe politica nel fronteggiare questa ed altre emergenze. Sicuramente a ragione, spesso però i peggiori detrattori degli Italiani sono gli italiani stessi! La seconda parte mi sembra la migliore. Ci sono spunti interessanti, la sollecitazione a muoversi sinergicamente concentrandosi sulla creazione di realtà positive, come in alcuni paesi esteri. Tutto sommato una lettura gradevole, emerge l’interesse al rispetto verso l’ambiente dell’autore, e tutti auspichiamo che le politiche nazionali tutelino sempre più il nostro ecosistema, che se, contaminato, reagisce fortemente, come tutti abbiamo visto in questi mesi.