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Piccolo mondo antico - Antonio Fogazzaro - copertina
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Piccolo mondo antico
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Piccolo mondo antico - Antonio Fogazzaro - copertina
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Descrizione


Pubblicato nel 1895, «Piccolo mondo antico» apre la tetralogia di romanzi comprendente anche «Piccolo mondo moderno», «Il Santo» e «Leila». Libro esemplare del Risorgimento italiano, narra le vicende dei due sposi Franco Maironi e Luisa Rigey, giovani di idee liberali, sullo sfondo della storia italiana dal 1848 al '59. Sul dramma politico vissuto dai protagonisti si innesta un altro dramma, non meno profondo: lo straziante dolore per la perdita della figlioletta annegata, che da un lato indurisce la razionalista Luisa, dall'altro spinge Franco, più contemplativo, a consacrarsi per intero all'ideale patriottico, gettandosi con entusiasmo illuminato nell'azione. Definito da Piero Nardi, che di Fogazzaro è stato forse il massimo critico, un'"opera di interesse molteplice e di commovente complessità", capace di far "vibrare tutte le corde del patetico e del comico", «Piccolo mondo antico» rimane impresso nella memoria del lettore per la verità con cui vi appaiono gli uomini e le loro passioni.
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Dettagli

27
2001
Tascabile
1 febbraio 2001
432 p.
9788804492870

Valutazioni e recensioni

3,86/5
Recensioni: 4/5
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B.B.
Recensioni: 4/5

Questo romanzo venne spesso citato dalla mia insegnante di lettere ai tempi del ginnasio ed oggi, a distanza di oltre trent’anni, ho deciso finalmente di leggerlo. Non commenterò il fervente nazionalismo antiasburgico di cui le sue pagine sono pregne e nemmeno il fatto che in esso appaiono continuamente dialoghi in dialetto (è ambientato in Valsolda), così come non commenterò altri elementi. Piuttosto, spenderò qualche parola per ciò che maggiormente mi ha colpito: la caratterizzazione del personaggio di Luisa che, come afferma Giulio Cattaneo, “è veramente la protagonista del romanzo e a lei è più vicino Fogazzaro”. Una donna "atea" che, per tale motivo, si trova a vivere in continuo attrito col marito “credente”. Questa caratterizzazione non è casuale: penso che la coppia rappresenti bene il travaglio interno dell’autore. Infatti, il romanzo venne pubblicato nel 1895, ovvero dopo il suo “ritorno” alla fede cattolica, la pubblicazione del “Malombra” (carico di occultismo e spiritismo) e l’incontro con mons. Bonomelli, personaggio “vicino alle nuove correnti del modernismo”. Chi è il “modernista”? Fondamentalmente, si tratta di un individuo che piega la religione alla sua razionalità. Questi, pur essendo uno scettico, non vuole rinunciare al conforto della religione e cerca di creare un compromesso tra razionalità e fede, così da non rinunciare alla seconda pur negandone i presupposti. Il “modernista” ha una religione di comodo che si inchina a scienza e tecnica, mettendo gli umani desideri dinnanzi ai doveri verso Dio. Mutuando Bauman, la sua è una religione “liquida” che si adatta al contenitore della storia. Ecco, Luisa incarna bene l’ateismo, più o meno consapevole, del “modernista”. Emblematico in tale senso il suo sfogo: “Non hai capito che non ci credo al suo Paradiso? Il mio Paradiso è qui!” (parte II cap.10). Non è un capolavoro, ma certamente un buon romanzo.

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Alessandra
Recensioni: 5/5
Romanzo commovonte

Ogni volta che lo rileggo, mi viene un nodo in gola, ma questo romanzo mi rimasto nel cuore.

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Ale91
Recensioni: 4/5

Grande classico della letteratura italiana. Da leggere per comprendere uno spaccato della società italiana del periodo storico di riferimento.

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Antonio Fogazzaro

1842, Vicenza

Scrittore italiano. Nato da una famiglia borghese impegnata in prima linea nella lotta contro gli austriaci, il giovane Antonio ha come insegnante il poeta Giacomo Zanella (dopo essere stato, secondo la sua stessa testimonianza, un enfant prodige).Conseguita la laurea in legge, a Torino nel 1864, si trasferisce a Milano, dove resterà per i successivi cinque anni. Dopo essersi sposato, e dopo aver fatto rientro - stavolta definitivamente - nella sua natìa Vicenza, dedicandosi all'attività letteraria.Al 1874 risale il poemetto "Miranda", mentre la raccolta di liriche "Valsolda" data a due anni dopo. In entrambe le composizioni si possono leggere i temi che informeranno la sua opera: una certa vaghezza sentimentale unita all'attenzione alla realtà; sommesse inquietudini...

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