E a Pizzoferrato si pensa al Ponte sul Cielo 

Pronto il progetto nell’area mozzafiato di cima del Pizzo, il sindaco: «Così valorizziamo il borgo»

PIZZOFERRATO. Completato il progetto del Ponte sul Cielo, due terrazze a sbalzo che dal belvedere si slanciano al cielo, circondate dalla maestosità delle montagne. L’opera è firmata dallo studio di architettura Lap (Laboratorio di architettura partecipata) fondato all’Aquila nel 2015 da un gruppo di giovani progettisti, animati dal desiderio di restituire al territorio la sua naturale bellezza e vitalità.
Coinvolgendo le comunità locali attraverso lo strumento della progettazione partecipata, Lap concepisce un nuovo modo di ridisegnare il paesaggio. Il Ponte sul Cielo dovrebbe sorgere in prossimità della cima del Pizzo: grande rupe di natura calcarea che sovrasta il paese. «Questo progetto», afferma il sindaco Palmerino Fagnilli, «rientra in un’idea di attrazione e valorizzazione del nostro borgo». Una struttura che idealmente prende forma dalle rocce spigolose e ruvide, custodendone la stessa finitura in terreno compattato e pietrisco. La suggestione che si propone percorrendo la passerella è quella di una camminata in un sentiero di montagna che emana i profumi tipici dell’alta quota e che, avvicinandosi alla cima, regala un momento di stupore, un salto nel vuoto, dato dal cambio materico del piano di calpestio che d’impatto si trasforma in trasparente. Il gioco tra gli opposti è inoltre accentuato dal design del parapetto: da un lato un muretto a secco in pietra locale che rappresenta il legame con il carattere del luogo, dall’altro un’esile struttura artigianale in ferro battuto che enfatizza la sensazione del volo.
«L’alternanza tra tradizione e contemporaneo, tra opaco e trasparente, tra massa e leggerezza, tra ordine e sregolatezza», affermano i progettisti, «porta con sé l’eco della tensione tra ragione ed emozione che avvertiamo dentro di noi e che Ponte sul Cielo donerà a ogni visitatore». (m.d.n.)