Ricostruzione a Poggio Picenze: una variante urbanistica al piano 

L’atto approvato per garantire la ristrutturazione di edifici che poggiano su cavità sotterranee Presentato anche un progetto per la valorizzazione della cava di pietra bianca e della vecchia fornace

POGGIO PICENZE. Il Comune di Poggio Picenze d’intesa con Provincia, Soprintendenza e Ufficio speciale, ha approvato una variante urbanistica al suo Piano di ricostruzione.
Nella delibera di consiglio comunale si legge che «dall’approvazione del Piano di ricostruzione (2012) a oggi, sono state riscontrate modifiche rispetto allo stato dei luoghi così come fotografato al momento della redazione e adozione del Piano di ricostruzione stesso. Il centro storico di Poggio Picenze è interessato da una presenza diffusa di cavità ipogee e da fenomeni di cedimento del terreno, rilevabili in modo significativo nell’area circostante il Castello con interessamento anche del nucleo abitato. Il vigente Piano di ricostruzione presenta alcuni contenuti normativi e cartografici non rispondenti con lo stato di danneggiamento degli edifici e degli spazi pubblici circostanti, tali da aver comportato la sospensione delle verifiche istruttorie da parte degli uffici per alcuni aggregati edilizi e difficoltà connesse alla progettazione di ripristino dei danni, per altri aggregati. Si è resa necessaria quindi una revisione e razionalizzazione degli ambiti a livello urbanistico al fine di differenziare le normative e le procedure amministrative e rendere più agevole l’iter procedurale delle istanze presentate, anche per gli interventi di edilizia privata non connessa al ripristino dei danni subiti dal sisma 2009». Più nel dettaglio la variante si è resa necessaria per garantire la ristrutturazione di edifici che poggiano su cavità sotterranee che inizialmente non erano state individuate, permettere di realizzare finestre che possono garantire luce a locali che ante sisma non l’avevano e poter installare impianti fotovoltaici.
VECCHIA CAVA DI PIETRA
Il Comune di Poggio Picenze ha presentato, in collaborazione con l’associazione “Il Tratturo Magno 4.0” del presidente Danilo Taddei, un progetto da finanziare con il fondo complementare al Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) per la valorizzazione della cava di pietra bianca – pietra largamente utilizzata da secoli per la costruzione dei più importanti palazzi dell’Aquila – e della vecchia fornace. Il Comune sta anche studiando, sempre in collaborazione con “Tratturo Magno 4.0”, la possibilità di realizzare una pista ciclabile che colleghi tre comuni del Tratturo Magno, Poggio Picenze, Fossa e San Demetrio. «Tre borghi», dice il sindaco Antonello Gialloreto, «con notevoli emergenze naturalistiche e paesaggistiche». L’associazione “Il Tratturo Magno 4.0”, attraverso convenzioni con gli enti locali ,intende fornire supporto per la «ricerca e l’implementazione di iniziative volte al rilancio delle terre del Tratturo Magno abruzzese». (g.p.)
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