Un terremoto di magnitudo 5,6 ha colpito il Nepal nella notte di venerdì 3 novembre alle 23:47 ora locale: il bilancio che pare drammaticamente destinato a salire è di 140 morti. L’epicentro è stato individuato a circa 42 chilometri da Jumla, nella provincia di Karnali e vicino al confine con il Tibet, a soli 18 km di profondità: molti gli edifici crollati, con i soccorritori ancora impegati nelle ricerche anche per via del grande numero di villaggi remoti rimasti coinvolti. Il primo ministro Pushpa Kamal Dahal ‘Prachanda’ si è recato a Jajarkot, una delle località più colpite dal sisma che è stato avvertito fino a Nuova Delhi, a 500 km dall’epicentro. “Profondo dolore per la perdita di vite umane nel terremoto di venerdì notte e ha mobilitato tutti gli organismi di sicurezza per il salvataggio e il soccorso immediati”, si legge in un post dell’ufficio del premier nepalese su X. E nelle immagini postate sul social si vedono molte persone scavare tra le macerie, nella notte, alla ricerca di sopravvisuti. È terremoto più forte registrato nella regione dal 2015 quando una scossa di magnitudo 7, 8 causò la morte di almeno 9mila persone.

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