(foto di Ansa)

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Roma non avrà i nuovi treni della metro in tempo per il Giubileo

Cesare Coldilana

L'appalto alla compagnia spagnola Caf, che dovrebbe fornire i convogli, è bloccato dai giudici amministrativi e anche se si sbloccasse nei tempi previsti, bisognerà aspettare giugno 2025 per vedere il primo treno

L’obiettivo di avere 30 nuovi treni da destinare alle linee A e B della metro in tempo per il Giubileo 2025 è ormai quasi definitivamente archiviato. A meno di un miracolo, infatti, l’appalto per la fornitura dei nuovi convogli non riuscirà ad esser portato a compimento prima dell’apertura della Porta Santa. Il Tar del Lazio, che a metà marzo aveva sospeso, su ricorso della Hitachi, l’appalto del Campidoglio - bandito a fine maggio 2021 dalla Giunta Raggi - prevedeva di mettere a gara la fornitura di 30 convogli con una base d’asta complessiva di oltre 253 milioni di euro.

 

A dicembre 2021 - Giunta Gualtieri subentrata - l’appalto era stato aggiudicato alla spagnola Caf. Subito era arrivato il ricorso della Hitachi accolto dai giudici che avevano deciso che il Comune aveva adottato un criterio nell’attribuzione del punteggio che aveva favorito la Caf. I giudici amministrativi hanno concesso una proroga per il completamento delle verifiche degli atti di gara rinviando la decisione finale al 21 settembre 2022. Facendo però i conti con le tempistiche previste nel bando, il primo treno avrebbe dovuto essere consegnato 960 giorni dopo l’avvio del contratto. Con i nuovi tempi minimi, nella migliore delle ipotesi si arriverebbe a giugno 2025, sei mesi dopo l’inizio del Giubileo. E il secondo treno, arriverebbe a girare a dicembre 2025, quindi a Giubileo finito. Se poi si arrivasse al Consiglio di Stato - cosa tutt’altro che improbabile - i tempi si allungherebbero di molto e sarebbe davvero difficile pensare a treni in circolazione prima del 2026.

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