TREVISO - Lo sfondo nero della pagina sul Gazzettino non è stato scelto a caso: simboleggia adeguatamente la percezione che i commercianti di "Rivivere" hanno della Treviso attuale. Riassume bene il loro umore e il livello dei rapporti con Ca’ Sugana. Mai stato così basso. Ma il colore, tutto sommato, è anche l'elemento più trascurabile dell'inserzione a pagamento che l'associazione ha comprato per manifestare tutto il proprio dissenso. Il presidente Enrico De Wrachien ha spiegato che, nonostante incontri e riunioni, la giunta ha voluto proseguire sulla strada che porta ai varchi elettronici, senza cedere nemmeno sulle targhe alterne.
La pagina di protesta ha toni clamorosi: «La città è poco sicura, poco accessibile, pochi parcheggi a prezzi inadeguati, buia, poco pulita, con servizi insufficienti. Noi che rappresentiamo soci, artigiani, commercianti, residenti, ristoratori e professionisti, continuiamo a non condividere e a non capire le scelte distruttive di questa amministrazione. Treviso non merita questo. Noi amiamo la nostra città e vogliamo vederla rivivere».
Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 07:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA La pagina di protesta ha toni clamorosi: «La città è poco sicura, poco accessibile, pochi parcheggi a prezzi inadeguati, buia, poco pulita, con servizi insufficienti. Noi che rappresentiamo soci, artigiani, commercianti, residenti, ristoratori e professionisti, continuiamo a non condividere e a non capire le scelte distruttive di questa amministrazione. Treviso non merita questo. Noi amiamo la nostra città e vogliamo vederla rivivere».
